Nola, Amministrazione Comunale ancora ferma al palo

Nola, sulle capacità professionali del giudice tributario Carlo Buonauro non si discute, ma a parte l’ordinaria amministrazione, la Giunta targata Buonauro è ferma al palo.

Nel 2022, Buonauro si impose con il 52,78%.

Il 16 maggio scorso si apprendeva che a diventare nuovo vicesindaco era un altro volto noto dei pentastellati sul territorio, ovvero Carmine Sautariello, nolano ed ex assessore del Comune di Pomigliano d’Arco. A Pomigliano d’Arco, Sautariello era assessore con la Giunta Del Mastro, amministrazione sfiduciata durata due anni e mezzo, diciamo che nei pomiglianesi non ha lasciato nessun ricordo di rilievo.

Sautariello, fedelissimo di Luigi Di Maio, non ha mai inciso politicamente nei due comuni dell’agronolano.

Cambi e ricambi in Giunta, agosto scorso dopo circa 50 giorni terminava l’incarico in Giunta di Elvira Caccavale, subentrata a Vincenzo Martone il Giugno scorso. “E’ venuto meno l’equilibrio politico, ciò non mi consente di rappresentare al meglio gli interessi della città”: motiva così l’ex assessore Caccavale le proprie dimissioni, presentate al primo cittadino Carlo Buonauro.

Dopo l’assenza giustificata per motivi lavorativi dei tre consiglieri sponda PD, qualcuno si chiede se le dimissioni di Elvira Caccavale, di matrice Dem, non siano parte di una strategia politica. Di sicuro, lo scossone politico ha generato uno tsunami di reazioni: una su tutte quella della sezione nolana del Partito Socialista Italiano. Il PSI Nola ha scritto una lettera aperta indirizzata al Partito Democratico: invocando una seria riflessione sull’accaduto ed un dibattito che coinvolga Città e cittadini nel scelte e nella programmazione. Oltre alla presa di posizione in merito alla situazione “Piazza d’Armi” e “PUC”.

I “nolani” attendono qualcosa di concreto dal sindaco Buonauro. L’unico, che per competenze, può agire vista la “scarsa” Giunta comunale.

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