Incidente degli YouTuber a Roma: «La Smart centrata a 110 all’ora». Matteo Di Pietro positivo alla cannabis.

Drogato, a 110 chilometri all’ora su una strada dove il limite è di 30, impegnato in una challenge su YouTube, una gara di resistenza da 50 ore al volante. Matteo Di Pietro, 20 anni, figlio di un impiegato del Quirinale, rischia l’arresto per omicidio stradale. E con lui, in concorso, anche gli altri quattro youtuber della crew «TheBorderline» da 600 mila iscritti e oltre 152 milioni di visualizzazioni dal 2020, che potrebbero averlo istigato o disturbato mentre guidava il Suv Lamborghini Urus lanciato a folle velocità mercoledì pomeriggio con il quale ha ucciso il piccolo Manuel Proietti, il bimbo di cinque anni che si trovava in auto, una Smart ForFour, con la sorellina Aurora, di 4, e la madre 29enne, Elena Uccello. La posizione del giovane al volante, al momento solo indagato, potrebbe aggravarsi sulla base dei riscontri dei vigili urbani. Il drugtest in particolare — e poi anche le analisi del sangue — hanno rilevato la positività del conducente ai cannabinoidi.

La rabbia nel quartiere residenziale fra Roma e Ostia è tangibile: la Lamborghini azzurra da 238 mila euro (versione base), noleggiata a 1.500 euro al giorno — sulla “Skylimit”, amministrata da Gabriele Morabito, potrebbero scattare accertamenti —, scorrazzava da almeno 48 ore per le strade di Casal Palocco e le forze dell’ordine non l’hanno intercettata. Da chiarire se qualcuno ne avesse segnalato la presenza al 112, anche mercoledì scorso quando, secondo la ricostruzione della polizia municipale, Di Pietro ha tentato un sorpasso azzardato di un’auto schiantandosi a tutta velocità contro la Smart che stava svoltando a sinistra.

Il piccolo Manuel era seduto nel seggiolino accanto alla mamma che guidava, mentre la sorellina era dietro. Aurora è stata dimessa poche ore più tardi dall’ospedale Bambino Gesù e ora viene assistita dalla nonna paterna. La mamma è rimasta sotto osservazione fino a ieri sera anche quando ha potuto lasciare l’ospedale. E soltanto quando è stata fuori pericolo l’ex compagno Marco, papà dei bimbi, ha dovuto confessarle che Manuel non c’è più.

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