I competitor a sindaco di Pomigliano sono tre: Vito Fiacco detto Fender candidato sindaco della lista “Rinascita”, Marco Iasevoli candidato sindaco della lista “Per” e Lello Russo alla guida di una coalizione moderata e progressista di 11 liste.
Pomigliano d’Arco, fine miserevole del “laboratorio” giallorosso. Dire che l’esperimento Pd-M5S è miseramente fallito è dire poco. Quella che fu definita la “Stalingrado del Sud” chiude le porte con doppia mandata.
“Non esistono le condizioni per un progetto serio e di prospettiva – dicono il commissario del Pd regionale Antonio Misiani e il segretario dem di Napoli Giuseppe Annunziata a Repubblica-. Il ritiro del Movimento Cinque stelle e il dissolvimento del cantiere di centrosinistra ci inducono a fare tabula rasa e ripartire da zero”, concludono mestamente.
I referenti regionali del PD e i referenti locali del Movimento 5Stelle, dopo la debacle pomiglianese, in una società normale avrebbero già consegnato alla segreteria nazionale le proprie dimissioni
Finisce anche l’ “impero di “Giggino” Di Maio, finisce la sua breve storia con Pomigliano d’Arco (città natale dell’ex ministro degli Esteri), finisce quella politica dei finti puri in una comunità che gli aveva dato fiducia.
La “gara” a Pomigliano si è ridotta ad una competizione che sembra impari, un gigante della politica Lello Russo contro due liste “Rinascita” e “Per” . Ma i conti si fanno sempre alla fine.
Si nota un diverso approccio alla campagna elettorale, l’esperto Lello Russo invita, dalla sua pagina facebook, gli altri candidati sindaci ad un confronto costruttivo, augurando buon lavoro, ponendo a centro del proprio programma: ambiente – salute – servizi primari e politiche alla persona.
Mentre, la lista Rinascita, piena di giovani, è carica di impeto, impostando la propria campagna elettorale sul giustizialismo e ponendo l’accento sull’aspetto anagrafico dell’ “avversario” politico Lello Russo, infine il candidato Marco Iasevoli più misurato ed attento ai problemi della comunità.
Intanto è di ieri la notizia che la commissione elettorale non ha ammesso per le comunali 2023, la lista Verdi-Europa di Salvatore Cioffi per via della presentazione della lista fuori i termini consentiti (sabato scorso ore 12).
Il rischio di un’emergenza democratica sembra dunque incombere sul voto di Pomigliano. In un territorio che è sempre stato un laboratorio politico di un certo livello. Lo ammette lo stesso Lello Russo, il sei volte sindaco della “città delle fabbriche”, « mi dispiace molto – commenta Russo – che il Partito Democratico non si presenti a queste elezioni. Si tratta di un simbolo che garantisce democrazia non solo al Paese ma anche, e soprattutto, alle comunità territoriali ».
Il prossimo sindaco di Pomigliano dovrà affrontare la macchina organizzativa del comune, i progetti del PNRR e l’aspetto gravoso dei superamenti PM10.