Alcmane vissuto nella seconda metà del VII secolo a.C è stato un poeta greco antico, scrisse che l’esperienza è principio di sapienza.
Mai più frase è stata cosi calzante quando si parla del sei volte sindaco Lello Russo, dopoché, si apprende dalla sua pagina facebook, un giovane professionista si sia rivolto con epiteti poco carini e irriguardosi entrando nella sfera anagrafica dell’ex primo cittadino.
Il rispetto dei più adulti è la base della civiltà.
Papa Francesco in una conferenza disse che gli anziani sono uomini e donne, padri e madri che sono stati prima di noi sulla nostra stessa strada, nella nostra stessa casa, nella nostra quotidiana battaglia per una vita degna. Sono uomini e donne dai quali abbiamo ricevuto molto. L’anziano non è un alieno. L’anziano siamo noi.
Intanto, la città di Pomigliano d’Arco ha un disperato bisogno di quella sana esperienza nel gestire la “cosa” pubblica e politici di rango non ci si può improvvisare: si nasce e si coltiva la passione giorno dopo giorno, semplicemente con l’esempio.
Sicuramente in Lello Russo è evidente la capacità di tenere sotto controllo ogni piccolo dettaglio in una Comunità che ama profondamente, e nell’associazione 1799 mette a disposizione la sua autorevolezza ed esperienza per costruire la squadra politica del domani.
Di qualche giorno fa, la notizia di un eventuale accordo tra Lello Russo e Domenico Leone per un cammino comune verso le elezioni cittadine del 14-15 maggio 2022. Lavori a cui partecipano più di dieci liste.
Dall’altra parte, il nuovo segretario nazionale del PD Schlein rilancia il campo largo Pd-M5S, che con il facilitatore del PD provinciale inviato a Pomigliano, Valerio Di Pietro, ha segnato su carta, celermente, il patto di ferro con la locale lista di Rinascita.
Si proiettano su Pomigliano due grandi poli e la battaglia si deciderà al primo turno in una città che ha davvero bisogno di ritornare protagonista, dopo lo scioglimento dell’amministrazione Del Mastro.
Intanto, i parroci di Pomigliano in una lettera, invitano ad un’ azione della futura amministrazione pubblica che deve essere compresa nei limiti della legalità, ma anche in quelli della competenza e della trasparenza. Il decalogo del buon politico nel solco di don Sturzo, tra buonsenso e morale.