Estate di San Martino: perché si dice Estate di San Martino

La leggenda vuole che intorno all’11 novembre le giornate siano soleggiate e le temperature miti, grazie alla generosità del Santo che nel V secolo d.C. condivise il suo mantello con un mendicante che poi si rivelò essere Gesù.

Secondo la tradizione (esistono diverse leggende), San Martino rinunciò al suo mantello per donarlo a dei mendicanti infreddoliti, dividendolo in due parti con la spada. Dopo il suo gesto benevolo, il cielo oscurato dalle nuvole si schiarì e comparve il sole.

Quando si parla di Estate di San Martino si fa riferimento a quel fenomeno meteorologico che si verifica (spesso) intorno all’11 di novembre, in prossimità del giorno in cui la Chiesa festeggia San Martino di Tours, vescovo cristiano: giornate soleggiate, temperature miti e assenza di fenomeni temporaleschi, al contrario insomma di quello che prevederebbe la piena stagione autunnale.

Il giorno 11 novembre si ricorda San Martino. Si parla di estate di San Martino quando durante i primi giorni di novembre arrivano in modo inaspettato delle calde giornate di sole.

Durante l’Estate di San Martino si tengono si tenevano molte fiere per la vendita e il commercio del bestiame, e probabilmente anche per questo motivo, la leggenza vuole che San Martino sia anche il protettore dei cornuti, per via delle vacche che venivano vendute.

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