Il nuovo itinerario cicloturistico per scoprire i siti reali: 8 tappe, 7 giorni, 5 regioni da attraversare, 970 km di tracciato.
La Reggia di Monza e la Reggia di Carditello scendono in pista nel segno del cavallino rampante e dell’ecoturismo. Un binomio vincente destinato a promuovere, dal 31 luglio al 7 agosto 2021, il nuovo itinerario cicloturistico nazionale Carditello Reale, lanciando la campagna di comunicazione sostenibile e inclusiva della Fondazione Real Sito di Carditello.
Un progetto ambizioso, dunque, che collegherà simbolicamente i due siti reali, dal notevole valore storico e naturalistico, che ospitano il celebre autodromo in Lombardia e il suggestivo ippodromo in Campania, attraversando in bicicletta 5 regioni italiane (Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio e Campania) e riscoprendo borghi e antichi sentieri sul tracciato di 970 km mappato con ARI Italia (Audax Randonneur Italia), l’unica associazione che in Italia ha titolo ad omologare i brevetti “Randonnée” internazionali, riconosciuti da Le Randonnée Mondiaux e Audax Club Parisienne.
Dopo la prima edizione nel 2020 – con partenza dalla Reggia di Venaria e arrivo alla Reggia di Carditello – una nuova sfida in 8 tappe e 7 giorni per ciclisti e amanti del turismo lento.
Semaforo verde, sabato 31 luglio, con la pedalata di 20 km lungo il circuito di Monza e la visita al Museo Ferrari di Maranello, passando poi per Imola, il Chianti e la Val d’Orcia, la Tuscia e Roma. Ed ecco la volata finale, con il lago di Nemi e la Cascata di Isola Liri, fino a raggiungere sabato 7 agosto il Real Sito di Carditello a San Tammaro (Caserta).
La novità 2021 è l’apertura dell’iniziativa ai turisti, che potranno partecipare al viaggio, lungo l’intero itinerario o per singoli tratti, prenotando i servizi con l’agenzia Le ali della libertà di Santa Maria Capua Vetere.
“Questa iniziativa – spiega Giuseppe Distefano, direttore generale Consorzio Villa Reale e Parco di Monza – rientra pienamente nella nuova filosofia della Reggia di Monza. Da una parte il contatto con la natura e l’utilizzo del Parco per eventi che hanno al centro i temi ambientali è uno dei nostri capisaldi per il rilancio del complesso monumentale. E del resto anche il collegamento con le altre Ville Reali è uno dei nostri principali obiettivi. Crediamo molto nella possibilità di creare un circuito nazionale che metta in rete queste meravigliose realtà di storia, cultura e natura. Non solo questa iniziativa valorizza un ulteriore tema: quello dello sport”.
Proprio a Carditello fu avviata, per volere di Carlo di Borbone, la selezione e l’allevamento dei cavalli di razza Persano, che si contraddistinguono per eleganza, destrezza, bellezza e velocità. Caratteristiche che spinsero Enzo Ferrari ad associare il cavallino Persano alla nota casa automobilistica di Maranello.