E’ stato approvato il contributo già soprannominato “bonus padri separati” che prevede un sostegno fino a 800 euro al mese per i genitori divorziati (padri e madri) che sono tenuti a versare l’assegno di mantenimento per i figli ma si trovano in difficoltà economica.
Dopo un iter normativo durato oltre otto mesi, il bonus per genitori separati che era stato introdotto in sede di conversione parlamentare grazie a un emendamento al decreto Sostegni proposto dalla Lega è diventato realtà. La misura è pensata per aiutare i genitori separati in stato di bisogno che devono provvedere al proprio mantenimento e a quello dei figli: “È una misura che ha avuto un lungo iter, perché nella formulazione con cui la Lega l’aveva presentata era di fatto inapplicabile” – ha detto la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti. “Era buona in gran parte degli intenti ma è stato necessario modificarla per renderla applicabile ed equa verso tutti i figli di coppie separate”.
Stando a quanto annunciato, si tratta di un contributo fino a 800 euro al mese destinato ai genitori divorziati con un reddito inferiore o uguale a 8174 euro nell’anno in cui si presenta richiesta. Il genitore richiedente deve inoltre poter dimostrare di aver avuto un calo reddituale di almeno il 30% tra il 2019 e il 2020 o, in alternativa, di aver avuto una sospensione o una riduzione dell’attività lavorativa pari ad almeno 90 giorni a partire dall’8 marzo 2020.
La cifra che sarà erogata a ogni richiedente eleggibile può arrivare a 800 euro al mese per un totale di 9600 euro all’anno. Il contributo ha infatti una durata di un anno e sarà erogato anche ai genitori separati di figli maggiorenni portatori di handicap grave. Si noti anche che lo stanziamento del governo per questa misura ammonta a 10 milioni di euro; il bonus verrà quindi erogato in base alla disponibilità del fondo e al numero dei richiedenti, fino all’esaurimento delle risorse.
Il decreto attuativo con le indicazioni precise sull’iter di erogazione non è stato ancora pubblicato, ma i dettagli per presentare la domanda saranno forniti sul sito del Dipartimento per le politiche della famiglia non appena saranno disponibili.