2 agosto 2022, 42° anniversario della strage di Bologna

La bomba alla stazione del 2 agosto 1980 ancora è un segno indelebile nella storia della città e dell’Italia. Oggi, come ogni anno, la commemorazione in memoria delle 85 vittime e di quella verità per cui le famiglie combattono da sempre. Si ricorda, secondo il ministro dell’Istruzione Bianchi una “strage messa insieme da un impasto di fascismo e istituzioni deviate”. Per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non vi è dubbio che la tragedia sia stata “un atto di uomini vili per destabilizzare la democrazia”. 

Nei decenni precedenti l’Italia era stata funestata da orribili eventi analoghi: strage di piazza Fontana del 12 dicembre 1969, strage di piazza della Loggia del 28 maggio 1974 e alla strage del treno Italicus del 4 agosto 1974, i quali erano stati tutti accomunati da un intento perverso e criminale, denominato “strategia della tensione”. Il 2 agosto del 1980 alle 10:25 Bologna fu travolta dall’orrore e con essa l’Italia intera. Persero la vita, per innominabili intrighi sugli scacchieri di poteri deviati, 85 persone; tra essi donne, bambini, anziani, persone inermi, tra i quali il Coordinamento Nazionale della disciplina dei Diritti Umani desidera ricordare, a mo’ di simbolo, la più piccola delle vittime: Angela Fresu, di appena tre anni.

Sul portale allestito dalla Regione Emilia Romagna è possibile reperire le informazioni relative a quanti caddero quel giorno (https://www.assemblea.emr.it/cantiere-due-agosto/biografia-delle-vittime); consultarlo ci sembra un modo rispettoso per avvicinarsi agli avvenimenti di quegli anni e fare conoscere alle giovani generazioni la complessa realtà storico – politica di quel periodo e riflettere sul valore della democrazia.

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