Ci sarebbe il più futile e assurdo dei motivi dietro la lite che ha portato il figlio 17enne ad uccidere Filomena Galeone, la 61enne psichiatra originaria di Santa Maria La Fossa assassinata merceoledì sera in via Rampe San Giovanni Maggiore, centro storico di Napoli.
La mamma avrebbe solo rimproverato il figlio per aver effettuato la ricarica della Playstation. Poi, non è chiaro cosa sia successo. Fatto sta che un normale studente liceale si è trasformato in uno spietato assassino.
Rientrata a casa la dottoressa avrebbe rimproverata il figlio per aver speso 100 euro di ricarica per comprare contenuti aggiuntivi per i giochi della PlayStation. Da lì sarebbe partita la lite terminata nel modo più assurdo col giovane che avrebbe ucciso la madre con trenta coltellate. L’allarme è stato lanciato da un ristoratore che ha visto il giovane urlare dal balcone con le mani ancora sporche di sangue.
La tragedia è avvenuto in pieno centro a Napoli. Via Rampe San Giovanni Maggiore, zona universitaria, centro antico della città. Sul posto si sono recati immediatamente gli uomini della Polizia di Stato, agenti dell’ufficio Prevenzione Generale e del commissariato Decumani della Questura di Napoli. Sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco, entrati dalla finestra per accedere all’interno dell’abitazione. Al momento dell’irruzione la donna era già morta mentre il ragazzo (secondo fonti qualificate si tratterebbe di un figlio adottivo) era ancora all’interno dell’abitazione.
Non volevo ucciderla…”, le uniche parole che il 17enne ha pronunciato quando gli agenti l’hanno portato via, dopo che il gip aveva confermato il fermo.