Da oggi è online il 730 precompilato. Chi intende avvalersi di questo servizio “facilitato” per la dichiarazione dei redditi potrà dunque trovarla sul sito dell’Agenzia delle entrate a partire da questa data. Ma cos’è il 730 precompilato? A chi si rivolge? Chi lo deve presentare? Come e quali sono le scadenze?
Cos’è il 730 precompilato
E’ una vera e propria dichiarazione precompilata dall’Agenzia delle entrate, nella quale sono già inseriti i dati su redditi, ritenute, versamenti e numerose spese detraibili o deducibili.
A chi si rivolge
Sono destinatari della dichiarazione 730 precompilata i lavoratori dipendenti, i pensionati ed i titolari di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente. Il 730 precompilato può essere presentato anche in forma congiunta.
La novità
Da quest’anno sarà inoltre possibile affidare a un familiare o un’altra persona di fiducia l’invio della propria dichiarazione: una novità introdotta per agevolare tutti quei contribuenti che non possono gestire direttamente l’adempimento.
Tempi e scadenze
Da martedì 31 maggio sarà possibile inviare la dichiarazione, accettandola così com’è oppure procedendo alle opportune modifiche e integrazioni. La stagione dichiarativa 2022, cioè il termine ultimo per consegnare le dichiarazioni dei redditi, si chiuderà il 30 settembre per chi presenta il 730 e il 30 novembre per chi invece utilizza l’applicazione Redditi web.
“La dichiarazione precompilata – afferma il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini – si arricchisce ogni anno di ulteriori dati a conoscenza dell’Agenzia delle Entrate e si conferma un’utile semplificazione: infatti non solo facilita gli adempimenti, ma rappresenta anche una garanzia per il contribuente. Ad esempio, la raccolta automatizzata delle spese detraibili permette di avere consapevolezza delle agevolazioni spettanti, evitando così che alcune opportunità offerte dalla normativa non vengano colte. I numeri dimostrano la crescente familiarità dei cittadini con questo strumento, che fino a pochi anni fa appariva impensabile”.
Le detrazioni
La maggior parte dei dati è riferita alle spese sanitarie, balzati dai 718 milioni dello scorso anno a oltre 1 miliardo (+40%). Gli incrementi più rilevanti si registrano alla voce “bonifici per ristrutturazioni“, con oltre 10 milioni di occorrenze (+36% rispetto al 2021), e “contributi lavoratori domestici“, con 3,8 milioni di dati (+14%). Ma la crescita più significativa in assoluto è rappresentata dai dati relativi alle spese scolastiche – 458mila a fronte dei circa 4.600 dello scorso anno – e da quelli sulle erogazioni liberali, quasi triplicati e passati da 550mila a oltre 1 milione e 600mila.