G: Cosa è e di cosa si occupa l’Unione Missioni Estere e da quanto tempo ne fa parte?
F: L’Unione Missioni Estere nasce ufficialmente nel 2021 ed io ne sono presidente. Si tratta della prima Associazione Missionaria Internazionale che coinvolge servitori di qualunque culto o credo che mettono a disposizione la propria professionalità al servizio di ogni popolo, di ogni lingua e di ogni nazione sottoposto a vessazioni, povertà, condizioni estreme di vita, guerra.
Diversi sono i medici, chirurghi, avvocati, infermieri, e tutti coloro che possano dare un aiuto concreto.
G: Come mai la scelta di recarti in Territori difficoltosi e belligeranti, con sprezzo della tua incolumità? Dove trovi il coraggio?
F: Sì, luoghi di alto rischio sono la nostra missione. Sono stato spesso nell’Africa sub-Sahariana con l’intento di dare un futuro a donne e bambini che non hanno fortuna ed ormai sono rassegnate ed assoggettate.
Il coraggio lo trovo attraverso la Fede, nel Vangelo, nell’Antico Testamento. Nell’opra compiuta dqal messia Gesù ed anche nel Discepolo delle Genti Paolo, che portò la parola in ogni angolo del monbdo allora conosciuto. Primo vero missionario.
G: L’Associazione è legata a qualche credo in particolare?
F: No, l’Unione Missioni Estere non è legata ad alcuna religione, tutti possono farne parte, collaboriamo anche con molti laici che mettono a disposizione la loro professionalità.
Personalmente e più genericamente però essa nasce in seno alla Chiesa Evangelica Pentacostale di Pomigliano.
Storico fu l’incontro che cambiò la vita mia e dei miei familiari con l’imprenditore Liberato Granata, Evangelico.
All’epoca, avendo studiato all’alberghiero, avevo tutti altri progetti, hotel, crociere, ed avevo anche iniziato questa attività che reca ottimi guadagni.
Poi nel 2016 andai per la prima volta, grazie a Liberato, in Africa. Potremmo dire dalle stelle alle stalle. Ma non fu così.
Con tutta la mia famiglia ed il mio figlioletto di 5 anni ci recammo presso un villaggio di una tribù animista , Djerma Sanghay, che addirittura compiva sacrifici umani.
Da lì il nostro impegno, soprattutto per quanto mi riguarda nei territori africani, di abbattere ogni forma di schiavitù e di prostituzione, anche grazie all’ausilio di alcuni legali che fanno parte della associazione.
G: E per quanto attiene all’Ucraina?
F: Sono già stato, da quando è iniziata la guerra in Siret, Odessa, ed abbiamo recuperato persone che da tempo erano lì.
Spesso però incontravamo la diffidenza di molti che avevano paura li consegnassimo ai Russi o a qualche organizzazione malavitosa.
Col tempo, essendo ortodossi e leggendo assieme il vangelo, abbiamo acquistato la loro fiducia.
È gente impaurita ed allo stremo ma allo stesso tempo dignitosa.
G: quando tornerai in Ucraina?
F: Oggi partirà un Tir che contiene soprattutto strumenti di Ginecologia ed Oculistica, domani io e gli altri li raggiungeremo ritrovando il TIR al confine Romania-Ucraina, precisamente poi andremo a Cervici, nel sud dell’Ucraina a 20 km dal confine Siret.
G: Cosa pensi della politica estera italiana e più in generale globale circa la invasione Ucraina da parte della Russia?
F:Per quanto riguarda Putin si sta comportando peggio di un mostro feroce, la sua violenza è inaudita e senza limiti, come quella di Hitler priva non solo di spirito religioso ma del comu8ne sentire umano.
Gli altri Stati, ahimè, potrebbero dare un contributo maggiore.
Ad ogni modo il mio credo Evangelico Pentacostale crede che viviamo in un momento Escatologico, prossimo alla Parusia e diffida delle attuali Organizzazioni Internazionali che, come la Nato, sono risultate insufficienti e mosse dal danaro e dall’opportunismo.
G: Un’ultima domanda, chi vorrebbe aderire alla causa cosa deve fare?
F: C’è bisogno di volontari competenti e con una azione mossa dall’Amore.
La sera vediamo giovani per strada che hanno perso i veri valori. Noi cerchiamo di donare loro lo spirito missionario, che non si impara se non con la Parola e l’esempio.
Ora stiamo cercando una sede a Pomigliano, la nostra sede legale è a Roma. Presto aprirà anche una sede a Castellammare di Stabia, ove metteremo su una vera e propria scuola di formazione per missionari. Ciò per vivere non una vita futile ed inutile ma una vita di servizio.
Giovanni Di Rubba