Nella giornata di ieri, 11 aprile, il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, è stato in visita ad Algeri. Al suo arrivo all’aeroporto internazionale Houari Boumédiène, ha incontrato il Primo Ministro della Repubblica Democratica e Popolare di Algeri. Successivamente ha deposto una corona di fiori al Monumento dei Martiri, per poi recarsi al Palazzo “El Mouradia” dove ha avuto un bilaterale con il Presidente della Repubblica, Abdelmadjid Tebboune.
La firma
L’accordo tra Eni e Sonatrach, le cui basi erano state gettate durante la precedente visita ad Algeri di Descalzi e del Ministro degli Esteri italiano Di Maio lo scorso 28 febbraio, è stato definito e firmato in tempi record a seguito di intense negoziazioni che hanno coinvolto nell’ultimo mese il top management delle due aziende. I nuovi volumi di gas oggetto dell’accordo sono anche frutto della stretta collaborazione nello sviluppo di progetti upstream a gas che, attraverso il modello fast track distintivo Eni, sta portando una accelerazione significativa alla messa in produzione del potenziale dei campi algerini. Eni è presente in Algeria dal 1981; con una produzione equity di 100.000 mila barili di olio equivalente al giorno, rappresenta la più importante compagnia internazionale nel paese. Oltre ad un ambizioso programma di esplorazione e sviluppo, Eni sta valutando opportunità nei settori delle rinnovabili, dell’idrogeno, della cattura, dell’uso e dello stoccaggio della CO2 e della bioraffinazione, in linea con il proprio impegno per il raggiungimento della carbon neutrality entro il 2050.
Draghi: “Acceleriamo transizione energetica”
“I nostri Governi hanno firmato una Dichiarazione d’Intenti sulla cooperazione bilaterale nel settore dell’energia. A questa si aggiunge l’accordo tra Eni e Sonatrach per aumentare le esportazioni di gas verso l’Italia. L’Italia è pronta a lavorare con l’Algeria per sviluppare energie rinnovabili e idrogeno verde. Vogliamo accelerare la transizione energetica e creare opportunità di sviluppo e occupazione”, Così il premier Mario Draghi, dopo l’incontro col presidente algerino Abdelmadjid Tebboune al palazzo presidenziale di Algeri. “Subito dopo l’invasione dell’Ucraina, avevo annunciato che l’Italia si sarebbe mossa con la massima celerità per ridurre la dipendenza dal gas russo. Gli accordi di oggi sono una risposta significativa a questo obiettivo strategico, altri ne seguiranno”. “Il Governo è al lavoro per difendere i cittadini e le imprese dalle conseguenze del conflitto – rimarca il presidente del Consiglio – Voglio ringraziare i ministri Di Maio e Cingolani e l’ENI per il loro impegno su questo fronte”.