Dopo il successo dell’evento dello scorso sabato condizione autistica – problematiche dell’inclusione scolastica e sociale, l’8 Aprile 2022 alle ore 17 presso l’Auditorium del Plesso Catullo in Pomigliano d’Arco avrà luogo l’evento “il bullo non mi fa paura” sempre organizzato dall’ I.C. 4 SULMONA-CATULLO-SALESIANE. Alla tavola rotonda saranno presenti: le autorità locali, il Maggiore Marco Califano della Caserma di Castello di Cisterna, esperti di polizia postale, avvocati, psicologi, esperti comunicazione.
Il progetto, patrocinato dal comune di Pomigliano d’Arco, intende favorire la conoscenza e la valenza positiva dei linguaggi e degli strumenti informativi, facilitatori della gestione degli atti di bullismo e cyberbullismo, attraverso il coinvolgimento di tutti gli alunni dell’istituto comprensivo.
Di pari passo, sarà istituito uno sportello ascolto aperto al territorio e sarà realizzata una web App, user friendly che consentirà di segnalare un atto di bullismo.
Il cyberbullismo, anche ciberbullismo, è una forma di bullismo condotto attraverso strumenti telematici, come ad esempio tramite internet. Il termine cyberbullying è stato coniato dal docente canadese Bill Belsey. Si stima che il 34% del bullismo è online, in chat, quest’ultimo viene definito cyberbullismo. Pur presentandosi in forma diversa, anche quello su Internet è bullismo: far circolare delle foto spiacevoli o inviare mail contenenti materiale offensivo può costituire un danno psicologico. In Inghilterra, più di 1 ragazzo su 4, tra gli 11 e i 19 anni, è stato minacciato da un bullo via e-mail o sms. In Italia, secondo l’Indagine nazionale sulla Condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza pubblicata nel 2011 (fonte: Eurispes, Telefono Azzurro, 2011) un quinto dei ragazzi ha trovato su Internet informazioni false sul proprio conto: “raramente” (12,9%), “qualche volta” (5,6%) o “spesso” (1,5%).
Dalla scuola Catullo ci fanno sapere – la scuola deve promuovere un utilizzo consapevole e critico del web, attraverso seminari di formazione mirati: bambini e adolescenti vanno educati alla conoscenza e alla prudenza, a non fornire dati e informazioni personali in Rete, il tutto promuovendo interventi di sensibilizzazione e di incentivazione della comunità educante verso i temi della prevenzione e il contrasto del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo.
Partecipare venerdì 8 aprile è un’occasione che non va sprecata, a cui la società civile deve rispondere: presente.