Domenica 3 Aprile 2022 presso lo sporting club san Francesco in Chiaiano (NA) dalle 10 alle 13 si terrà una manifestazione degna di nota denominata: “tra sport e autismo” grazie alla decisa collaborazione tra le Associazione Conf Tuteliamo e Noi Possiamo APS.
Tale manifestazione avrà il patrocinio morale della Municipalità VIII e vuole lanciare un messaggio molto bello che lo sport determina significativi benefici in bambini, adolescenti e adulti con disturbo dello spettro autistico in termini di miglioramenti fisici, psicologici e comportamentali.
L’autismo è una parola che incute paura, e, spesso, questa parola attanaglia le famiglie imprigionandole in un totale isolamento – ci fanno sapere dall’ Associazione Noi possiamo APS – è fondamentale parlare, confrontarsi, aprirsi con gli altri genitori per la propria serenità, per l’accettazione e il benessere del proprio figlio.
E lo sport va in questa direzione, viene alla mente la storia di Jason McElwain, giocatore della Greece Athena Highe School, affetto da sindrome autistica, era il primo match: tutti gli altri li aveva seguiti dalla panchina. Ma negli ultimi quattro minuti di gioco, quelli decisivi, ha ribaltato il risultato, mettendo a segno 20 punti consecutivi con file di sei tiri da tre punti. Ed è diventato una celebrità, per la squadra e per la sua città, Greece, nello stato di New York.
L’Associazione Noi possiamo APS con sede legale ad Arzano non è nuova a tali percorsi inclusivi dove lo sport può diventare forte leva sociale e di educazione all’autonomia. Infatti, collaborano con la scuola calcio maschile e femminile Fun Team di Casoria, Comune nell’area metropolitana di Napoli, la quale fornisce attrezzature all’avanguardia per accogliere e sostenere le attività dei piccoli atleti.
Basti pensare alla nota rivista Autism che nel 2016 ha pubblicato una review (Bremer et al., 2016) sugli effetti positivi in termini di benessere psico-fisico dello sport su ragazzi con Disturbo dello Spettro Autistico (DSA). La review aveva l’obiettivo di analizzare e sintetizzare in maniera critica la letteratura disponibile sull’impatto che lo sport ha in ragazzi con autismo dalla nascita fino ai 16 anni. Sono stati presi in considerazione 13 studi. Le variabili di esito degli studi che selezionati sono state in particolare tre: 1) misure di comportamenti stereotipati, 2) misure di attenzione e 3) misure relative al comportamento socio-emotivo. I risultati hanno dimostrato che gli interventi di esercizio che consistono individualmente in jogging, equitazione, arti marziali, nuoto o yoga / danza e tanto altro possono portare a miglioramenti di numerosi risultati comportamentali, tra cui comportamenti stereotipati, funzionamento socio-emotivo, cognizione e attenzione.
Partecipare domenica 3 aprile non è solo un dovere morale ma è un sentirsi parte della stessa famiglia inclusiva, accogliente e lo sport è per tutti e va incentivato e sostenuto dalle Istituzioni fino alla società civile.