I due americani responsabili della morte del carabiniere erano stati condannati in primo grado all’ergastolo, ora a 24 e 22 anni
Ventiquattro anni di reclusione per Lee Finnegan Elder e 22 anni per Gabriel Natale Hjorth, i due imputati americani accusati dell’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega e del tentato omicidio del militare Andrea Varriale. È la sentenza della prima corte d’assise d’appello per l’aggressione al quartiere Prati avvenuta il 26 luglio del 2019. In primo grado, i due erano stati condannati all’ergastolo.
In sede di requisitoria il sostituto procuratore generale Vincenzo Saveriano aveva chiesto per Elder, per aver compiuto “un gesto di estrema gravità”, la conferma del carcere a vita e la riduzione a 24 anni per Hjorth, con il riconoscimento delle attenuanti generiche, perché pur avendo “programmato tutto l’intervento”, “non è stato l’autore materiale” del delitto.