Occorre effettuare una distinzione, nell’ambito della Chiesa Cattolica, tra Redentore e Corredentrice.
Corredentrice è uno dei titoli utilizzati da membri della Chiesa cattolica per la venerazione di Maria, madre di Gesù Cristo. È un concetto teologico che si riferisce al ruolo della Vergine e Madre di Dio nella possibilità di redenzione offerta da Dio a tutte le creature umane. È considerato un titolo particolarmente onorifico per la Vergine e una pia pratica di devozione nei suoi confronti, gradita a Dio.
La distinzione è ribadita dall’esistenza di due forme di culto: solo a Gesù Cristo spetta l’adorazione come Redentore, mentre a Maria è dovuta la venerazione col titolo di “Corredentrice”. Quest’ultima forma di venerazione è una pia pratica religiosa cattolica che appartiene al culto dei santi, per la quale la Madre di Dio è venerata come la creatura umana che più di chiunque altra, vissuta in qualsiasi epoca, possa favorire la salvezza eterna dei Suoi figli.
Maria fu infatti l’unica donna ad avere il privilegio di ospitare l’opera dello Spirito Santo Dio e il Verbo fatto carne, identificato con Gesù Cristo, nel proprio vergine grembo materno. Maria ebbe il merito di aver risposto affermativamente all’angelo dell’Annunciazione, fino a vivere il dolore di madre davanti alla Passione, Morte e Resurrezione del suo figlio. Il titolo di Corredentrice si collega a quello di Mediatrice di ogni grazia in virtù del fatto che la preghiera rivolta a Maria è anche quella più gradita a Dio, in quanto ella è Sua Madre, nonché quella che ha la maggiore probabilità di ottenere da Lui la concessione del dono richiesto a beneficio di sé o del prossimo.
Ma veniamo a Noi, dopo questa breve premessa, per citare uno dei testi più misteriosi della storia della umanità, il Segreto di Fatima, diviso in tre parti.
La Madonna, che sarebbe apparsa ai pastorelli rivelò, nel 1917, che la Russia sarebbe dovuta essere Consacrata al Suo Cuore Immacolato.
Specificatamente: “Verrò a chiedere la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati. Se esaudiranno le mie richieste, la Russia si convertirà e ci sarà la pace. Altrimenti, essa diffonderà nel mondo i suoi errori, provocando guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buon i saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, molte nazioni saranno annientate. Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre mi consacrerà la Russia che si convertirà e sarà concesso al mondo un certo periodo di pace”
Ciò è avvenuto?
Maria è Corredentrice o Redentrice o, semplice Mediatore?
Vari Pontefici hanno già consacrato il mondo al Cuore Immacolato di Maria, ma esiste una diatriba per capire fino a che punto queste consacrazioni “del mondo” equivalgano a una consacrazione “della Russia” in modo specifico, nonché le modalità di consacrazione..
Dopo le apparizioni di Fatima ci sono stati almeno 7 atti di consacrazione, ma del mondo intero, al Cuore Immacolato di Maria, realizzati dai Papi:
- 31 ottobre 1942: Pio XII consacrò il mondo intero al Cuore Immacolato di Maria.
- 7 luglio 1952: sempre Pio XII consacrò i popoli della Russia al Cuore Immacolato di Maria nella sua lettera apostolica Sacro vergente anno:
“Come pochi anni fa abbiamo consacrato tutto il mondo al Cuore immacolato della vergine Madre di Dio, così ora, in modo specialissimo, consacriamo tutti i popoli della Russia al medesimo Cuore Immacolato”.
Per alcuni tale consacrazione sarebbe stata tardiva e per di più non in forma solenne.
- 21 novembre 1964: Paolo VI rinnovò la consacrazione della Russia al Cuore Immacolato alla presenza di Padri del Concilio Vaticano, ma senza la loro partecipazione, quindi anche in questo caso non informa solenne.
- 3 maggio 1982: Giovanni Paolo II invitò i vescovi del mondo a unirsi a lui per consacrare il mondo, e con questo la Russia, al Cuore Immacolato.
Molti tuttavia non ricevettero l’invito in tempo per il viaggio del Papa a Fatima, dove effettuò la consacrazione.
Suor Lucia in persona affermò in seguito che le condizioni non erano state rispettate.
- Ottobre 1983: durante il Sinodo dei Vescovi, San Giovanni Paolo II rinnovò la consacrazione del 1982.
- 25 marzo 1984: Giovanni Paolo II, “unito con tutti i Pastori della Chiesa in quel particolare vincolo, mediante il quale costituiamo un corpo e un collegio”, consacrò “tutto il mondo e specialmente i popoli che erano particolare oggetto del tuo amore e della tua sollecitudine”.
In corrispondenza del 29 agosto 1989, suor Lucia affermò che la Consacrazione della Russia era in buona parte stata effettuata e che “Dio manterrà la sua parola”.
Si susseguirono in effetti eventi significativi, come la caduta del Muro di Berlino (9 novembre 1989) e la dissoluzione dell’Unione Sovietica (25 dicembre 1991).
Purtuttavia affermò che occorreva sempre essere vigili per la Consacrazione Solenne.
Inoltre i Pontefici hanno consacrato il mondo, ma non specificatamente la Russia, né l’hanno fatto in unione con tutti i vescovi, in forma solenne.
In secondo luogo la Russia non si è convertita, cosa che Maria aveva promesso che sarebbe accaduta se fosse stata effettuata la consacrazione.
Resta inoltre per tutti i cattolici la responsabilità di recitare il Rosario tutti i giorni e di mantenere la devozione dei 5 primi sabati.
Facendo parte di una stessa richiesta della Madonna, la consacrazione della Russia e le nostre responsabilità di preghiera, devozione e conversione personale sembrano avere un legame diretto con la promessa di conversione della Russia e di un periodo di pace nel mondo.
Di più le parole dei Pontefici e le Consacrazioni sono proseguite ma mai in forma solenne e come chiesto dalla Vergine.
- 13 ottobre 2013: Papa Francesco ha consacrato il mondo al Cuore Immacolato di Maria.
Di lì in poi ci è stata, a Nostro avviso, una declassificazione del culto Mariano, seppure lieve.
Infatti
- Il 7 settembre 2017, la Congregazione per la dottrina della fede decise di ribattezzare la Congregazione di Maria Corredentrice col nome di Congregazione della Madre del Redentore, a motivo dell’«ambiguità teologica» del titolo stesso
Con ciò eliminando il titolo millenario di Corredentrice
- Nel dicembre 2019, in occasione della Messa nella basilica di San Pietro per la festa della Madonna di Guadalupe, papa Francesco ha dichiarato che una fotografia de La Morenita gli aveva richiamato alla mente tre parole: donna, madre e mestiza (meticcia).
Quest’ultimo era dovuto al fatto che «Maria fa di Dio un meticcio, vero Dio ma anche vero uomo».
Concluse rinnovando il no a qualsiasi nuovo dogma mariano, lamentando «quando vengono da noi con la storia di dichiararla questo o di fare quel dogma», rispondeva di non perdersi «nella follia», da lui chiamate col termine spagnolo tonteras.
- Il 3 aprile 2020, nell’omelia alla Messa nella residenza di Santa Marta, Francesco ha espresso la sua contrarietà all’uso del termine “corredentrice”:
“La Madonna non ha voluto togliere a Gesù alcun titolo; ha ricevuto il dono di essere Madre di Lui e il dovere di accompagnare noi come Madre, di essere nostra Madre. Non ha chiesto per sé di essere una quasi-redentrice o una co-redentrice: no.
Il Redentore è uno solo e questo titolo non si raddoppia. Soltanto discepola e Madre.
Parole queste ancora più forti, abolendo di fatto il Titolo di Corredentrice, particolare di non poco conto per la Consacrazione della Russia.
- Il 24 marzo 2021, durante l’udienza generale del mercoledì, nuovamente Francesco si è espresso contro questa terminologia:
Cristo è il Mediatore, il ponte che attraversiamo per rivolgerci al Padre.
È l’unico Redentore: non ci sono co-redentori con Cristo.
È il Mediatore per eccellenza, è il Mediatore”;
proseguendo esplicitamente: ”la Madonna che, come Madre alla quale Gesù ci ha affidati, avvolge tutti noi; ma come Madre, non come dea, non come corredentrice: come Madre.
È vero che la pietà cristiana sempre le dà dei titoli belli, come un figlio alla mamma: quante cose belle dice un figlio alla mamma alla quale vuole bene!
Ma stiamo attenti: le cose belle che la Chiesa e i Santi dicono di Maria nulla tolgono all’unicità redentrice di Cristo.
Ribadendo lui è l’unico Redentore.
Ed arrivando a dire, del culto Mariano: “Sono espressioni d’amore come un figlio alla mamma – alcune volte esagerate. Ma l’amore, noi sappiamo, sempre ci fa fare cose esagerate, ma con amore”
Ci auguriamo che questa che sembra una formalità ma potrebbe occultare la figura di Corredentrice della Madre di Dio e le sue richieste, ancora non compiute in forma solenne, di Consacrazione della Russia al Suo Cuore Immacolato.
Specie ora che la Russia ha ripreso le sue barbariche atrocità.
Giovanni Di Rubba