DECRETO MILLEPROROGHE
Il bonus psicologo è stato approvato: le cose da sapere
Nella notte tra il 16 e il 17 febbraio scorsi è stato approvato il cosiddetto bonus psicologo. L’intervento, parte del decreto legge “Milleproroghe”, prevede un buono fino a 600 euro destinato a tutti quegli italiani che manifestano un disagio psicologico.
“Le commissioni riunite Affari Costituzionali e Bilancio approvano il #bonuspsicologo. Grazie al governo per il lavoro fatto, ai gruppi parlamentari per il sostegno, a tutti coloro che ci hanno creduto. Si va in aula alla Camera. Un passo avanti decisivo” ha annunciato il deputato Filippo Sensi al termine dei lavori.
Come funziona il bonus psicologo
Come anticipato, il bonus psicologo si articola come un buono fino a 600 euro destinato a tutti i cittadini italiani che manifestano un disagio psicologico al proprio medico di famiglia. Spetterà infatti a quest’ultimo prescrivere gli incontri con uno psicologo ai propri pazienti che potranno così usufruire del bonus per cui non è previsto alcun limite di età. Ad oggi, si parla di un bonus esteso a quasi tutte le fasce di reddito: salvo modifiche, il bonus è rivolto a tutti i cittadini con Isee inferiore a 50mila euro. La dote prevista è di 20 milioni, la metà dei quali destinati al miglioramento dei servizi di tutela della salute mentale e l’altra metà andrà invece a finanziare il suddetto bonus. Una cifra importante che, come ha sottolineato il ministro Speranza, potrebbe essere anche incrementata ma che non basterà di certo per andare incontro ai tanti italiani colpiti da disturbi e disagi psicologici causati anche dalla pandemia. Si stima, infatti, che la prima tornata di bonus coprirà una platea di sole 16 mila persone.
In tutto vengono stanziati ulteriori 20 milioni nel 2022, di cui metà per finanziare il bonus e l’altra metà per il reclutamento di professionisti per combattere il disagio mentale legato alle conseguenze del Covid.
Sebbene il bonus psicologo sia stato approvato, non sono ancora stati definiti tempi e modalità di richiesta. Allo stesso modo, il Ministero dell’Economia e quello della Salute sono ancora al lavoro per definire i tetti Isee e gli importi da assegnare a ciascuno così da andare incontro ai redditi più bassi.