È Roberta Metsola la nuova presidente del Parlamento Europeo, eletta con l’assoluta maggioranza di 458 voti a favore su 690. È la terza donna a ricoprire l’incarico. Originaria di Malta e membro del partito di centro-destra Ppe, Metsola è deputata del Parlamento europeo dal 2013 e dal 2020 ricopriva la carica di vicepresidente. Nelle ultime settimane aveva spesso sostituito l’ex presidente David Sassoli, assente a causa della malattia che lo ha portato al decesso. Metsola è stata eletta grazie al sostegno delle forze politiche Ppe, S&D (Socialisti e Democratici) e Renew Europe (centrista e liberale), che si sono accordati su di un programma le cui priorità sono la lotta per l’uguaglianza di genere, la riforma sulla tassazione europea e la creazione di una direttiva sul salario minimo.
«David voleva mettere tutti intorno allo stesso tavolo, un impegno che io voglio continuare a perseguire», ha dichiarato stamane cominciando il suo discorso come candidata. «Voglio rafforzare la cultura del dibattito: la politica non può essere battaglia tra vincitori e vinti, ma deve essere al servizio dei cittadini».
Ieri l’Eurocamera si è riunita per ricordare l’ex giornalista italiano che era stato eletto sullo scranno più alto del Parlamento nel 2019: in suo onore una rosa bianca ad ogni postazione.
Metsola, con i suoi 43 anni, è la più giovane presidente in assoluto del parlamento europeo. Ma, nonostante la giovane età, è una politica di lungo corso, grazie alla sua militanza nel Partito nazionalista maltese e nella formazione giovanile del Partito Popolare Europeo. Maltese, madre di quattro figli e sposata con un finlandese, è stata vicepresidente per due anni del Parlamento europeo.