«Non ci sono state situazioni drammatiche in termini di contagio Covid, ma bisognerà attendere settembre per vedere le ricadute estive sul contagio»
Questo pomeriggio, dopo due settimane di assenza, è ripreso l’appuntamento settimanale delle dirette del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, per fare il punto della situazione sui contagi e sulla campagna vaccinale anche in vista della riapertura delle scuole.
Il governatore ha però esordito parlando degli ultimi importanti sviluppi relativi all’Afghanistan: «Mi sono vergognato, come uomo, per quello che l’Occidente ha fatto in Afghanistan, come italiano mi sento orgoglioso per quello che hanno fatto le forze armate del nostro Paese, l’ennesima prova di efficienza, di umanità e di rispetto che hanno dato e saputo conquistare in un territorio così difficile
«La Campania nei mesi di luglio e agosto – prosegue De Luca – ha retto l’arrivo dei tanti turisti. Non ci sono state situazioni drammatiche in termini di contagio Covid, ma bisognerà attendere settembre per vedere le ricadute estive sul contagio. Purtroppo, il periodo estivo ha registrato anche momenti di scarsa responsabilità con feste e assembramenti. Si sapeva che ci sarebbe stato un aumento dei contagi. Però, tranne situazioni più pesanti come Sicilia e Sardegna, le regioni che come noi hanno ricevuto grandi flussi turistici, nel complesso hanno retto. Se i nostri concittadini ci daranno una mano e ci impegniamo nei prossimi due mesi a completare la campagna di vaccinazione, noi a fine ottobre usciamo dal calvario».
La priorità, adesso, è completare la vaccinazione della popolazione studentesca, soprattutto della fascia 15-18 anni. «Abbiamo deciso di riprendere in presenza», spiega il governatore.
E snocciola i numeri: «Nella fascia 12-19 anni ci sono 500mila giovani e già hanno aderito 282 mila. Se calcoliamo la fascia per le medie superiori dobbiamo fare altre 100mila vaccinazioni, non è un numero fuori portata. Per le medie, invece, pensiamo di procedere con i tamponi salivari e le classi sentinella, un campione per controllare in alcuni istituti in ogni provincia quello che succede».