I presidenti di Regione hanno dato l’ok all’’obbligo di Green Pass per i luoghi a rischio assembramento, luoghi affollati , grandi eventi sportivi e di spettacolo, discoteche, fiere, viaggi e congressi .
Sarà utile sui ristoranti al chiuso, ma la linea prevalente è di prevedere un pass “leggero” quindi rilasciato a chi ha effettuato soltanto una dose, oppure il tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. È la condizione indispensabile per cambiare i parametri che misurano le zone di rischio e lasciare tutta l’Italia in zona bianca durante l’estate.
Nel documento approvato dai presidenti di Regione si ritiene «indispensabile che l’utilizzo del Green pass sia esteso, a prescindere dal contesto epidemiologico territoriale di riferimento, alle seguenti attività: grandi eventi sportivi e di spettacolo, discoteche, fiere e congressi».
È il via libera atteso dal governo che oggi inserirà nell’elenco anche i treni a lunga percorrenza, gli aerei e le navi. Servirà il certificato pure per i ristoranti al chiuso, ma è probabile che basterà soltanto la prima dose di vaccino.
Cinema e teatri
L’obbligo di green pass serve a tenere aperte le attività, ma anche a consentire una capienza maggiore nei luoghi al chiuso. Al cinema e al teatro bisognerà presentarlo all’ingresso, ma non sarà indispensabile occupare i posti alternati e le sale potranno essere riempite.
Stato d’emergenza è stata decisa la proroga , oltre il 31 luglio, dello stato di emergenza . Con il rialzarsi della curva dei contagi è molto probabile che la nuova scadenza venga fissata per 31 dicembre e non per fine ottobre come si era inizialmente ipotizzato.