E’ salito sul tetto della facoltà di Filosofia dell’Università Carlo di Praga e ha iniziato a sparare all’impazzata uccidendo 15 persone e ferendone 24.
Poi si è suicidato o, forse, è stato eliminato degli agenti accorsi.
David Kozak, 24 anni, ceco, studente della stessa università, poco prima della strage aveva ammazzato il padre nell’area di Kladno a una trentina di chilometri dalla capitale. “Non c’è alcuna indicazione che questo crimine abbia qualche collegamento con il terrorismo internazionale”, ha affermato il ministro dell’Interno ceco Vit Rakusan cercando in qualche modo di rassicurare la gente scioccata da quella che politici e osservatori definiscono come la più grave tragedia della storia della Repubblica Ceca. E “scioccato” si è detto anche il presidente ceco Petr Pavel postando su X le sue condoglianze.
La polizia ceca ha identificato durante la notte 13 delle 14 vittime della strage alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Carlo. Tra i 25 feriti ci sono 3 stranieri, ma nessuno di nazionalità italiana: l’informazione è stata confermata all’ANSA dal Ministero degli Esteri ceco. Il governo ha proclamato per domani, il 23 dicembre la giornata di lutto nazionale.