Indi Gregory, la neonata è morta nella notte. Il padre: “Siamo arrabbiati e pieni di vergogna”

Indi Gregory è morta. La neonata inglese di otto mesi, affetta da un’incurabile patologia mitocondriale, è deceduta alle 1:45 ora locale (le 2:45 italiane) nell’hospice in cui era stata trasferita nelle ultime ore di vita: nonostante la lunga battaglia legale intrapresa dai genitori, sabato erano stati staccati i supporti vitali su ordine delle autorità giudiziarie inglesi. “Io e Claire (la madre, ndr) siamo arrabbiati, con il cuore spezzato e pieni di vergogna“, ha detto il padre, Dean Gregory. “Il servizio sanitario nazionale e i tribunali non solo le hanno tolto la possibilità di vivere, ma le hanno tolto anche la dignità di morire nella casa di famiglia a cui apparteneva”.

Il 6 novembre il governo italiano, in un Consiglio dei ministri convocato d’urgenza, aveva concesso a Indi Gregory la cittadinanza per agevolare il suo trasferimento all’ospedale Bambin Gesù di Roma, che si era dichiarato disponibile ad assisterla. Ma venerdì sera l’appello per passare la giurisdizione a un giudice italiano sulla base della Convenzione dell’Aia era stata respinta da una corte inglese che aveva anche disposto l’avvio delle procedure per il distacco delle macchine che tenevano in vita Indi Gregory. “Abbiamo fatto tutto quello che potevamo, tutto il possibile. Purtroppo non è bastato. Buon viaggio piccola Indi”, ha scritto sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Il giudice inglese Peter Jackson aveva definito l’intervento italiano sul caso della piccola ai sensi della Convenzione dell’Aia, “non nello spirito” della stessa convenzione. Sabato quindi era iniziato il distacco e la piccola era stata trasferita in un hospice. Lì ha continua a vivere, respirando con il supporto di una mascherina, per circa 24 ore. Poi lunedì è deceduta alle 1.45 ora inglese. “Claire l’ha tenuta con sé per i suoi ultimi respiri”, ha detto il padre. “Sono riusciti a prendersi il corpo e la dignità di Indi, ma non potranno mai prendersi la sua anima. Hanno cercato di sbarazzarsi di Indi – scrive – senza che nessuno lo sapesse, ma noi ci siamo assicurati che fosse ricordata per sempre. Sapevo che era speciale dal giorno in cui è nata”.

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