Beppe Grillo è tornato in tv da dove mancava dal 2014 (l’ultima intervista la concesse a Bruno Vespa). Ha scelto Che Tempo Che Fa, venendo ospitato da Fabio Fazio. Il fondatore del Movimento 5 Stelle, pronti via, ha dato al conduttore una campanella.
“Io sono qui per sapere chi sono e cosa pensate di me e chi siete voi – ha esordito -. Io sono il peggiore, sì sono il peggiore. Io ho peggiorato questo Paese, non c’è battuta. Dopo l’ultima intervista con Vespa abbiamo perso elezioni, quelli che ho mandato a fanc*lo sono al governo quindi sono il peggiore”.
“Non posso condurre e portare a buon fine – ha aggiunto – un movimento politico, non sono in grado. Ma c’era Casaleggio, lui era un organizzatore e aveva del metodo, io faccio danni anche da solo quando sono a casa”.
L’ironia su Conte e la delusione Di Maio: “Ci ha pugnalato”
“Conte non era iscritto al Movimento, è un bell’uomo, un laureato, parla inglese, poi parlava e si capiva poco, perfetto per la politica… ma è migliorato. Conte arrivava dall’università, era avvocato, scrittore. Adesso lo vedete, ci mette un po’ di cuore”. Così Grillo sull’attuale leader del M5s. E su Di Maio, attuale rappresentante speciale dell’Ue per la regione del Golfo: “Giggino la cartelletta, parlo di Di Maio, non pensavamo si facesse prendere dal potere di organizzare le persone. L’abbiamo scelto io e lui, Conte. Io guardavo i programmi, le idee, se è di destra o sinistra non importa, se un’idea è buona. Ma poi ci ha pugnalato”.
Intanto, durante la trasmissione in mezz’ora su Rai3, l’ex Ministro Di Maio: “Ho chiuso con la politica, gli italiani sono stati chiari”.
Certo dell’ex leader 5S almeno si apprezza la sincerità rispetto le doti politiche, si può dubitare che sarà coerente nel tempo però il ruolo che oggi ricopre di rappresentante speciale dell’Ue per la regione del Golfo è quello che Di Maio ha sempre voluto fare da grande e per cui Draghi si è speso tanto a livello europeo con il commissario Borrell. Tutto confermato: “pentito di aver lasciato l’M5S? la mia scelta era legata a un’idea diversa sul mancato sostegno al governo Draghi e sull’Ucraina”. Dopodiché, gli italiani sono stati chiari nei miei confronti, alle elezioni politiche non ho superato l’1% quindi per me si è chiusa una fase e non penso più alla politica nè per ora nè per il futuro“.
Tornando a Grillo. Spazio a un aneddoto particolare: “A Genova io vivevo in un palazzo dove abitava un commerciante, il macellaio, quello del bar e un serial killer, Donato Bilancia. Eh sì, mia mamma era amica della mamma di Donato Bilancia che aveva fatto 17 omicidi”. “Allora, non c’erano i cellulari e mia mamma mi diceva: “Se torni tardi fatti accompagnare da Donato che sennò non sto tranquilla”, ha concluso Grillo.