Patrick Zaki è stato rilasciato ed è potuto uscire da uomo libero dall’edificio della Direzione di polizia di Nuova Mansura, in Egitto. A breve arriverà in Italia, dopo che, il 19 luglio, il presidente egiziano al-Sisi ha concesso la grazia al giovane attivista che a inizio settimana era stato condannato in via definitiva a tre anni di carcere, di cui 14 mesi ancora da scontare.
Appena liberato, dopo aver stretto la mano a un uomo della sicurezza in maglietta a righe al limitare di una serie di transenne, Zaki ha abbracciato per vari secondi la madre Hala, poi la fidanzata Reny Iskander, la sorella Marise e il padre George. “Patrick ora è libero tra la sua famiglia e i suoi amici, grazie a tutti coloro che hanno mostrato solidarietà e sostegno”. Questo il messaggio in inglese, arabo e italiano, subito pubblicato sulla pagina Facebook ’Patrick Libero’ dedicata agli aggiornamenti sul caso Zaki. “Ottima notizia. Ora auspichiamo che possa presto beneficiare della libertà di viaggiare e che questa comprenda ovviamente quella di viaggiare dall’Egitto ma anche di tornarvi ogni volta che lo desidererà”. Così Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, alla notizia del rilascio di Zaki.