Oltre ogni pregiudizio: “il nostro amore più forte della sindrome di Down”

“Il nostro amore più forte della sindrome di Down”: dopo la gara di ballo in tv matrimonio per Lorena Chiesa e Simone Sciarrini.
Come si apprende da Repubblica.it: la loro storia è iniziata 12 anni fa in un ostello di Barcellona, è cresciuta sulle piste da ballo di mezza Italia ed è stata coronata ieri nella chiesa di Sant’Alessandro a Villongo (nella Bergamasca), superando gli ostacoli dovuti alla distanza e soprattutto alla sindrome di Down, la condizione genetica che li caratterizza entrambi: quello di Lorena Chiesa e di Simone Sciarrini è stato un matrimonio speciale e non solo perché il testimone della sposa era l’attore Alessio Boni.

Lei ha 31 anni ed è originaria di Villongo, lui ne ha compiuti 38 proprio ieri – “con il matrimonio mi sono fatto un bel regalo” – e viveva a Roma, ma ha scelto anni fa di trasferirsi in provincia di Bergamo per starle vicino. Un amore che non si è lasciato imbrigliare dalla trisomia 21, anzi: “Ciao a tutti, amici, oggi è la festa mondiale delle persone con la Sindrome di Down – aveva scritto Lorena su Facebook lo scorso 21 marzo – L’amore non ha differenze e cogliamo questa occasione per annunciarvi che io e Simone sabato 3 giugno 2023 alle ore 13 realizzeremo il nostro sogno d’amore. Ci sposiamo”.

Il colpo di fulmine era scoccato all’Inout Hostel di Barcellona, un ostello gestito da ragazzi con disabilità in cui entrambi si trovavano 12 anni fa per svolgere uno stage professionale di tre settimane organizzato dalle associazioni che all’epoca frequentavano: “Il suo sguardo mi ha colpito subito – ha raccontato Lorena durante un’intervista rilasciata nei giorni scorsi dalla coppia alla televisione locale Seilatv Bergamo – Non appena l’ho visto, si è aperto un mondo nuovo per me. Lui è l’uomo della mia vita”. E Simone ha fatto eco: “Lei è la luce dei miei occhi, è speciale per il cuore che ha”.

Al termine del periodo di tirocinio in Spagna, i due innamorati avevano iniziato a sentirsi via Skype e poi, forti del legame sempre più solido fra di loro, erano riusciti a convincere i rispettivi genitori della loro capacità di spostarsi da soli in treno tra Bergamo e Roma. I viaggi sono proseguiti a lungo, fino alla convivenza a Villongo: oggi Lorena lavora in una pasticceria del paese, mentre Simone è casalingo e collabora come volontario alla gestione del bar dell’oratorio di Sant’Alessandro, a due passi dalla chiesa in cui ieri si sono sposati.

I due sono partner nella vita, ma anche sulla pista da ballo, dove nel corso degli anni hanno ottenuto numerosi riconoscimenti a livello regionale e nazionale gareggiando per la Dance Academy Asd. Le loro performance li hanno portati anche a esibirsi durante la popolare trasmissione televisiva “Tú sí que vales”. Il traguardo più bello però è stato quello raggiunto ieri, per loro e per le tante persone che li amano e li supportano: “Un sogno che si avvera – ha scritto sui social un’amica di famiglia – Un cammino intrapreso 12 anni fa e che ora si è realizzato in tutta la meraviglia di questo giorno speciale”. E un’altra sottolinea che “voi siete una coppia da quando vi siete conosciuti a Barcellona. Ricordo la nascita del vostro amore, che oggi risplende e ci illumina la strada”.

Tra i tantissimi messaggi di congratulazioni indirizzati ai novelli sposi, c’è anche quello di Giada Canino, la 17enne ballerina di Calolziocorte (nel Lecchese) che ha a sua volta la sindrome di Down e nei mesi scorsi era stata presa di mira dagli hater per i suoi video postati su TikTok: lei e suo padre Elio, che stanno portando avanti una battaglia contro il bullismo e hanno di recente incontrato a Roma la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli, hanno postato una foto di Lorena e Simone con gli “auguri ai nostri amici, che hanno coronato il loro sogno”. Nel proprio futuro la coppia non vede però dei figli: “Abbiamo una disabilità che è il bagaglio della nostra vita e quindi non avremo bambini – hanno detto a Seilatv – Potrebbero sorgere molte complicazioni”. In ogni caso potranno sempre contare sulla forza del loro amore reciproco: “Mi hai regalato un mondo, la gioia e la felicità – si legge in una dedica di Lorena a Simone, affidata ai social qualche tempo fa – Mi hai insegnato a sorridere alla vita e vorrei dire a tutti che sono la donna più felice del mondo”.

Dopo aver letto questa fantastica storia, viene in mente, una frase di Italo Calvino: “si conobbero. Lui conobbe lei e se stesso, perché in verità non s’era mai saputo. E lei conobbe lui e se stessa, perché pur essendosi saputa sempre, mai s’era potuta riconoscere così“.

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