Di Battista, affondo su Di Maio nel Golfo: “Cambiale politica”

Di Battista non fa sconti all’ex compagno dei 5 Stelle «Ha contribuito a buttare giù Conte e lavorato per Draghi»

«Me la aspettavo, mi sarei stupito del contrario – ha detto Di Battista a margine della presentazione del suo nuovo progetto “Schierarsi”- una persona che contribuisce a buttare giù il governo Conte, che riceve Draghi e lavora affinché vi fosse quel governo, che prende posizioni del tutto diverse da quelle della storia del Movimento 5 Stelle per ossequiare i padroni di Washington, difficilmente poi non ottiene una poltroncina in cambio. Evidentemente è stata una cambiale politica, peggio per lui».

Parole al vetriolo, che ricordano la battuta che riservò all’ex collega dopo le elezioni del 25 settembre scorso, quando Di Maio rimase fuori dal parlamento. Il compenso mensile previsto da inviato speciale nel Golfo nel caso in cui Di Maio si trasferisca all’estero. Se dovesse mantenere la residenza in Italia scenderebbe a circa 13mila mento nonostante si fosse alleato con il Partito democratico. «Non provo nessuna gioia, ma chi è causa del suo mal pianga se stesso. Gli consiglio di stare alla larga dal mondo della politica. Di studiare, di prendersi una laurea e di vivere la vita reale che, forse, negli ultimi anni non ha vissuto», perché «c’è vita al di fuori dei palazzi. Non mi va di infierire, non deve essere facile».

Salvo sorprese dell’ultimo momento, la ratifica della nomina a inviato speciale nel Golfo Persico è solo una formalità. Dopo il via libera degli ambasciatori Ue di giovedì, la nomina dovrebbe approdare al Coreper, il Comitato dei rappresentanti permanenti Ue, sempre senza discussione, per poi essere ratificata alla prima riunione utile del Consiglio Ue.

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