Pomigliano: c’eravamo tanti amati? Che fine hanno fatto gli ex Amministratori del laboratorio PD-ex 5S?

C’è chi tra i cittadini, simpaticamente, dice di volersi rivolgere alla trasmissione “chi l’ha visto?”. Da quel famoso venerdì 17 febbraio in cui fu sciolto il consiglio comunale di Pomigliano d’Arco, dopo le dimissioni di 13 consiglieri, e dunque sancì la fine dell’esperienza di quel decantato laboratorio ex M5S-Pd, la Città appare spenta.

Da allora alcuni ex Amministratori locali sono spariti dalle strade del comune “fabbrica” dell’area nord di Napoli, lasciando un vuoto incolmabile – dichiara qualche cittadino sorridendo

Da questa Redazione, avevamo trattato le dure parole a colpi di post di facebook che volarono, subito dopo lo scioglimento, tra gli ex Amministratori, ricordiamo proprio l’ex Sindaco Del Mastro che dalla sua pagina nei confronti del suo ex assessore Salvatore Esposito, a sua volta ex Movimento 5 Stelle, scriveva:  “dopo appena un’ora dalle dimissioni dei summenzionati, anche l’ex Assessore Salvatore Esposito, che pure fino alle 14.45 era stato insieme a me a sostenere la nostra posizione, a rassicurarmi che qualche consigliere di opposizione non avrebbe firmato le dimissioni e a perorare la causa dell’Amministrazione a salvaguardia della Città, si faceva scrivere un post di segno del tutto opposto, prendendo le distanze dal mio operato che, fino a meno di un’ora prima, aveva fortemente appoggiato. Io non mi sono mai comportato così né con lui né con i suoi referenti. Ovviamente, anche questo faceva parte di un piano ben premeditato. Tra poco potrete scoprire da che parte si è schierato e verrà a chiedere il voto a molti di Voi”.

Piccata fu la risposta dell’ex assessore Salvatore Esposito che dalla sua pagina replicò: “Guidare una maggioranza così eterogenea per Del Mastro è stato però davvero difficile. Per questo si rivolgeva quotidianamente a Dario De Falco, consigliere dell’ex ministro Luigi Di Maio. Anche quando in Consiglio comunale mancavano i numeri perché il sindaco non aveva concertato le misure con la coalizione e c’erano visioni contrastanti, poi Gianluca si rivolgeva a De Falco che trovava una mediazione. Quando però poi le elezioni politiche dello scorso settembre hanno decretato l’uscita di scena di Luigi Di Maio, il maggiore sostenitore politico di Del Mastro, quest’ultimo con mia grande sorpresa, di punto in bianco, gli ha voltato le spalle, sostenendo che da quel momento in poi tutti avrebbero dovuto parlare solo con lui e che, senza bisogno di alcun confronto, lui avrebbe preso da solo tutte le decisioni

Da quel 17 febbraio i due ex coinquilini non si sono più incontrati e non si sono più visti per le strade della Città. Stessa sorte, a tanti altri Amministratori di quella Maggioranza che nel 2020 portò la vittoria di Del Mastro Sindaco.

D’altronde, il laboratorio del 2020 PD-exM5S era debolissimo già dall’inizio. Difficile mettere insieme tante teste diverse e calare dall’alto un candidato a sindaco che veniva dall’Università senza nessuna esperienza della cosa pubblica.

Del resto la stessa coalizione di Lello Russo aveva vinto nel 2020 ma aveva perso sul candidato sindaco per una serie di circostanze. Adesso a Pomigliano, dopo questa sconfitta del laboratorio Pd ed ex 5 Stelle, la situazione è davvero difficile.

Intanto, dopo che il Prefetto di Napoli, Claudio Palomba, a seguito delle dimissioni dalla carica di 13 consiglieri su 24 assegnati al Comune di Pomigliano d’Arco, sospese il consiglio comunale, nominando Commissario prefettizio la dott.ssa Carolina Iovino Viceprefetto in servizio presso la Prefettura di Napoli. La dott.ssa Iovino ha nominato altri due sub commissari per un totale di tre sub commissari.

Torniamo a quel famoso 17 febbraio, la crisi avanzata dall’ ex Vice Sindaco avv. Eduardo Riccio senza passare probabilmente per il suo partito (PD) decretò chiaramente che gli scenari erano cambiati, deteriorati da tempo.

Di pochi giorni fa, le dichiarazioni del capo della polizia municipale che rendono il clima cittadino ancora più incerto.

Oggi è tempo delle liste, delle alleanze e della scelta del candidato a sindaco. Si andrà, salvo soluzioni diverse, a votare il 14-15 maggio 2022.

Ma, ex parlamentari, sulla scia di rumors cittadini, fanno il nome del ritorno di Lello Russo, protagonista della vita politica di Pomigliano, ha fatto il sindaco per oltre 25 anni, riconosciuto da molti come uomo indispensabile per ricostruire un tessuto democratico all’altezza della città.

La città ha bisogno di ritrovare la sua identità. La sua dimensione di protagonista all’interno della stessa Provincia di Napoli. La Leonardo è in forte ripresa, la stessa Stellantis dà segnali incoraggianti.

Ma le polemiche non si placano, sono di qualche giorno fa le dichiarazioni ad un giornale locale di Ciro Esposito, il maggior rappresentante dei commercianti locali: “siamo al collasso, prima di Del Mastro le istituzioni ci erano vicine”.

La parola agli elettori.

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