Amministrazione Del Mastro al fotofinish?

Dopo le dimissioni degli Assessori avv. Carmine Sautariello ed avv. Mariangela D’Auria dalla Giunta Del Mastro (comune di Pomigliano d’Arco) è la volta delle piccate osservazioni di consiglieri di maggioranza rilasciate sulla propria pagina Facebook.

L’aria in Città è tesa e dai social i cittadini avvertono un profondo disagio di smarrimento, chiedendo, in parecchi commenti, di tornare alle urne.

L’instabilità dell’Amministrazione targata Gianluca Del Mastro era evidente dopo che nel 2022 ben quattro Consigli Comunali erano andati deserti per mancanza del numero legale.

Il Tuel parla chiaro: se si dovessero dimettere entro fine mese la metà più uno dei consiglieri si va a votare in primavera (questa); Se si dovesse dimettere il Sindaco si va a votare l’anno prossimo. 

Ma qualche malizioso afferma: se tutto ciò è stato fatto per chiedere il rimpasto della Giunta comunale?

LE DICHIARAZIONI

Marianna Manna (consigliera di maggioranza di Pomigliano2020) dalla sua pagina FB: “sono ormai trascorsi oltre due anni dall’insediamento dell’Amministrazione comunale, un percorso tanto impegnativo quanto difficile e controverso, ed un tempo necessario per maturare convinzioni e consapevolezze che è giusto, doveroso, condividere con la Città. Sin dall’inizio della consiliatura il Gruppo Consiliare di Pomigliano2020 ha mantenuto una posizione che, pur nella responsabilità e nella costante presenza istituzionale, cercasse di essere da pungolo per la Maggioranza, con atti politici e sollevando temi concreti. Tra le numerose questioni sollevate e non adeguatamente affrontate e quindi risolte: riorganizzazione della macchina comunale, adeguamento del piano traffico e del piano di mobilità sostenibile per una città in cui in alcune ore del giorno è impossibile circolare, internalizzazione del servizio di sosta a pagamento, maggiore rigore ed organizzazione nella gestione delle tematiche connesse al decoro urbano che passasse attraverso un’attenzione ed una cura maggiore del verde pubblico ed una seria riforma delle società partecipate che attualmente gestiscono servizi primari per la collettività.
Sul piano dell’azione politica e dell’assetto istituzionale, inoltre, abbiamo più volte chiesto, soprattutto all’esito delle ultime elezioni politiche che riportavano con severa oggettività un’affermazione marginale ed in alcuni casi gravemente deficitaria delle forze al governo della città, di assumere con urgenza misure di riassetto dell’apparato amministrativo in grado di portare nuova linfa nel governo cittadino, di avvicinare quanto più possibile la rappresentanza ai problemi e ai bisogni crescenti della città di Pomigliano, superando personalismi e operazioni di palazzo che hanno di fatto visto per troppo tempo la presenza nelle istituzioni di figure lontane dalla città, non riconoscibili e non riconosciute nemmeno da larga parte della maggioranza. Dinnanzi a queste richieste, alle evidenze, allo strenuo impegno e sacrificio dei singoli nulla è stato fatto sul piano concreto ed ancor meno sul piano dell’interlocuzione politica, sovente ridotta a pochi intimi, a dilettantistiche geometrie di potere e di palazzo, senza avviare un’onesta riflessione sul destino della città di Pomigliano, che è innanzitutto nel cuore e nell’animo di chi la viva, di chi non può rimanere indifferente all’immobilismo, all’incapacità di gestire i processi, di adottare serie misure di contrasto alla diffusione di un’immagine negativa della nostra città, che lungi dal rappresentare il reale stato delle cose fa gioco solo e soltanto alle insopportabili manie di protagonismo di alcuni pezzi dell’Amministrazione comunale. Pur con fatica e non senza una profonda e talvolta dura riflessione, siamo pertanto addivenuti alla determinazione che non sussistano, ad oggi, le condizioni per sostenere con convinzione e coscienza la Maggioranza del Governo cittadino, non appartenendo a questo gruppo consiliare né bramosie né sterili giochi di potere, ma avendo ciascuno di noi come unico orizzonte della propria azione la città di Pomigliano d’Arco. La dignità istituzionale e la credibilità politica sono le più importanti ed imprescindibili condizioni secondo le quali esercitare la nostra funzione di rappresentanza, legittimata dalla volontà popolare che nell’ottobre 2020 ci ha consegnato la responsabilità di governare Pomigliano d’Arco con onestà, trasparenza, rapidità nel pensiero, autorevolezza ed autorità nell’azione. Non possiamo tradire quest’impegno e quest’aspettativa restando indifferenti e complici a questo stallo in cui versa l’attuale amministrazione, nell’esclusivo interesse della città. Il gruppo consiliare di Pomigliano2020

Sulla stessa scia, il consigliere di maggioranza Raffaele Sibilio: “Nuove Generazioni per Pomigliano, da forza politica strutturata e radicata sul territorio, ha sostenuto lealmente per due anni l’operato dell’amministrazione in Consiglio Comunale, pur senza poter condividere sempre e partecipare appieno alla formazione di progetti ed obiettivi strategici dell’ente comunale.
Abbiamo più volte implorato una svolta dell’amministrazione in termini politici- programmatici ed operativi del suo operato, soprattutto alla luce dell’inadeguatezza dell’organizzazione dei lavori del Consiglio comunale, che spesso non garantisce dignità ed agibilità ai Consiglieri comunali tutti e che è lo specchio della mancanza del rispetto delle più elementari regole del contraddittorio necessario tra le forze politiche che amministrano una Città e della scarsa tenuta della stessa maggioranza.
In realtà, ad oggi, nessun ragionamento risolutivo si è mai intrapreso con il giusto peso politico, ma si assiste al surreale avvicendarsi di Assessori comunali senza che un adeguato dibattito sul necessario ricambio delle forze in campo fosse stato intrapreso in termini di rappresentatività politica e territoriale.
Siamo convinti che la fase di stallo in cui ci troviamo derivi essenzialmente da quel mancato dialogo, da sempre ricercato in questi due anni anche tra le stesse forze politiche di maggioranza, che appare ad oggi difficile da superare.
La mancanza di una guida salda, assieme all’assenza di una adeguata consapevolezza sui temi principali per la Città, ci impone di sentirci liberi da vincoli nel sostegno all’attuale maggioranza e di mettere al centro della nostra azione politica esclusivamente l’interesse della Città

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