Ai nostri microfoni il Presidente Salvatore Parisi della Fondazione Anffas Salerno Giovanni Caressa Onlus che ringraziamo, in un’intervista piena di contenuti, l’importanza di politiche di welfare al centro di una progettualità che parte dal terzo settore grazie a bandi regionali in uno scenario nazionale, nel quale domina purtroppo la scarsa attenzione nei confronti dei più vulnerabili, le scelte politiche dovrebbero iniziare a cambiare approccio, se vogliono essere lungimiranti e di ampio respiro.
E, sicuramente, l’Anffas Salerno è esempio di organizzazione compatta che mira alla tutela dei diritti umani, civili e sociali in favore di persone con disabilità e lo sportello AVIC nasce dal fatto che lo stesso porta avanti la progettazione sperimentale in materia di vita indipendente e di recente quella legata al dopo di noi, coinvolgendo le Associazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie
Gentile Presidente, di cosa si occupa la Fondazione Anffas Salerno Giovanni Caressa Onlus?
La Fondazione Anffas Salerno Giovanni Caressa Onlus ha struttura democratica e opera, senza scopo di lucro, per la tutela dei diritti umani, civili e sociali in favore di persone con disabilità intellettiva e disturbi del neurosviluppo e dei loro familiari, affinché sia loro garantito il diritto inalienabile ad una vita libera e tutelata il più possibile indipendente nel rispetto della propria dignità. La Fondazione Anffas Salerno Giovanni Caressa Onlus si ispira al modello della disabilità basato sui diritti umani e sulla qualità di vita, nel rispetto dei paradigmi della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dall’Italia con legge 3 marzo 2009, n. 18. La Fondazione persegue in via esclusiva o in via principale attività di interesse generale per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità e promozione sociale, in conformità a quanto previsto dal decreto legislativo 3 agosto 2017, n. 117 e sue successive modifiche ed integrazioni.
Perché è nata l’esigenza di creare lo sportello AVIC (Agenzia Vita Indipendente Campania) presso l’ambito N23 di Nola? Di cosa si occupa principalmente? I risultati che mirate a raggiungere e la durata del progetto?
La creazione dello sportello AVIC (Agenzia Vita Indipendente Campania) è stata resa possibile grazie alla Regione Campania che attraverso l’AVVISO PER MANIFESTAZIONE Dl INTERESSE, approvato con DD n. 185 del 22/10/2021, interventi in attuazione della Delibera di Giunta Regionale n. 386 del 14 settembre 2021, annualità 2021 e 2022, ci ha permesso di realizzare questa iniziativa finanziata. La scelta di coinvolgere l’ Ufficio di Piano Ambito N23 nasce dal fatto che lo stesso da diversi anni porta avanti la progettazione sperimentale in materia di vita indipendente e di recente quella legata al dopo di noi, coinvolgendo le Associazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie.
Questo modello ha permesso di far conoscere i principi della Vita lndipendente alle persone con disabilità e alle loro famiglie. L’idea di realizzare un’Agenzia per la Vita Indipendente in questo territorio mira ad approfondire la conoscenza dei diversi aspetti che concorrono alla realizzazione di un progetto personalizzato finalizzato al raggiungimento di una vita autonoma e indipendente. Il campo di azione è quello relativo alla tutela dell’articolo 19 della Convenzione ONU sui Diritti delle persone con Disabilità e più in generale ai principi in essa sanciti. Essa rappresenta anche una misura del Piano Nazionale di azione in favore delle persone con disabilità.
Gli obiettivi del progetto e i risultati che intendiamo raggiungere:
- Migliorare la conoscenza dei Principi della Vita lndipendente considerato il basso livello di conoscenza territoriale prevedendo la realizzazione di un percorso formativo, capace di “formare” il territorio a una cultura di promozione della vita indipendente.
- Diffondere e rafforzare la visione positiva della persona con disabilità.
- Fornire un adeguato supporto alla realizzazione degli steps necessari per l’implementazione del progetto sperimentale, e per tutta la sua durata, promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali affinché non sia vanificato il senso dell’innovazione che si vuole ottenere.
- Considerata l’importanza di impiegare la resilienza derivante dalla condizione di disabilità quale valore nella costruzione della relazione di aiuto, è prevista l’attivazione di un servizio di peer- counseling che orienti il cittadino-beneficiario nella sua proposta di progettazione personalizzata e lo affianchi nella redazione della stessa.
- Sviluppo di un modello di sostegno alla persona con disabilità basato sull’autodeterminazione della stessa e della famiglia e che privilegi la libera scelta, nonché favorisca la piena e completa partecipazione alla vita sociale di comunità.
Quanto manca o che percorso bisognare fare affinché lo sportello AVIC sia presente in tutti gli ambiti territoriali campani?
La vita indipendente, intesa come il diritto a vivere in modo indipendente e l’inclusione nella collettività delle persone con disabilità, viene spesso interpretata come un mero livello essenziale di vita anziché considerare innanzitutto la libertà di scelta e la dignità della persona, in termini di eguaglianza con ogni altro cittadino. Si tratta al contrario di rendere davvero esigibili e realizzate anche per le persone con disabilità tutte quelle condizioni economiche, sociali e civili, con le medesime opportunità di scelta, controllo e autodeterminazione nella loro vita quotidiana e in quella della propria famiglia e dei propri conviventi e nella misura in cui intendono o possono avvalersene. Fino a quando, per mezzo dei sostegni e dei supporti personalizzati, non si realizzerà l’insieme di tutte queste condizioni, non si potrà parlare di vera inclusione, totalmente contrapposta all’istituzionalizzazione.
Per le persone con disabilità intellettiva e disturbi del neurosviluppo lo scoglio è ancora più grande, perché la necessità di ampia scelta dei sostegni intensivi e personalizzati non trova risposta nei vari processi esecutivi e nella pratica realizzazione, lasciando ancora predominare, nella maggioranza dei casi, il ricorso all’istituzionalizzazione. Inoltre, molto spesso, per le persone con disabilità cognitiva viene confuso il fatto che se presentano una difficoltà comunicativa, non sono in grado di autodeterminarsi. Il Movimento Internazionale per la Vita Indipendente da sempre afferma che con i giusti supporti e sostegni, moltissime persone con disabilità intellettiva possono esprimere una loro autodeterminazione. Ma la necessità di ottenere i giusti supporti per una vita davvero dignitosa deve passare attraverso l’enorme limite della frammentazione delle poche risorse a disposizione che avviene a livello locale.
Pertanto la continuità dei finanziamenti rivolti alla vita indipendente e dopo di noi è di vitale importanza per tutte quelle persone con disabilità che hanno potuto accedere ai sostegni finalizzati alla propria assistenza personale e senza i quali ricadrebbero nuovamente in una condizione molto critica.
Noi continueremo questo percorso iniziato con l’agenzia per estenderci su tutto il territorio campano, cosi come già è stato fatto presso gli ambiti di Nola, Salerno, Atripalda e Pontecagnano.
Quanto è importante puntare nelle politiche di welfare sui percorsi di “Vita Indipendente”?
L’obiettivo principale di tutte le persone con disabilità è quello di riuscire a costruirsi un futuro adeguato alla propria persona ed ai propri bisogni, avere una buona qualità di vita e questo può essere facilitato sicuramente da un eccellente “sistema di welfare” il quale può creare per davvero una società moderna ed inclusiva.
In definitiva queste progettualità mirano a rafforzare, accompagnare e supportare, le persone con disabilità nel loro ciclo di vita al fine di segnare passaggi significativi da una condizione di subalternità ad esseri attivi e propositivi, non essere visti più come un peso bensì come una risorsa per la società tutta.
Come è nata la collaborazione con Giovanni De Luca, all’interno dello sportello AVIC all’interno dell’ambito N23?
Il Dottor Giovanni De Luca, da sempre impegnato per la tutela dei diritti delle persone con disabilità e da sempre vicino a FISH Campania (Federazione Italiana Supermaneto Handicap) , ha sposato fin da subito il progetto della Fondazione Anffas Salerno Giovanni Caressa di realizzare un’Agenzia per la Vita Indipendente ed è partita una collaborazione che vede oggi coinvolto il Dottor Giovanni De Luca, insieme alla Dottoressa Marida Giannattasio (Coordinatrice AVIC), in rappresentanza di Anffas, nello sportello informativo dell’Ambito, per dare informazioni adeguate alle persone con disabilità e alle loro famiglie sul tema della vita indipendente e dopo di noi e per cooporgettare con l’ambito su progettualità individualizzate.
Si ricorda ai Lettori che lo sportello Avic è aperto il venerdì dalle ore 10:00 alle ore 13:00 presso il 2°piano del Comune di Nola – Piazza Duomo,1 – ambito sociale n23. Per info è possibile scrivere ad avic.campania@gmail.com oppure visitare la pagina facebook Avic Agenzia Vita Indipendente Campania.