Estate: truffe sulle case vacanza, la guida di Polizia e Airbnb
Polizia e Airbnb, consigli anti-truffa per prenotare vacanza
Sempre più persone scelgono di organizzare in totale autonomia le vacanze, e purtroppo questa tendenza ha attirato l’attenzione dei malintenzionati. Ecco le truffe più ricorrenti da cui tenersi alla larga.
La polizia di Stato e Airbnb rinnovano la campagna di prevenzione per aiutare chi si affaccia per la prima volta alle prenotazioni online, per riconoscere e riuscire a stare alla larga dai tentativi di raggiro piu’ diffusi. Perché’ se prenotare online un alloggio per le vacanze e’ facile, bisogna pero’ fare i conti con la possibilità’ di imbattersi in tentativi di truffa. Sempre piu’ persone scelgono di organizzare in totale autonomia le vacanze, e questa tendenza ha attirato l’attenzione dei malintenzionati. Secondo il primo Rapporto Censis-DeepCyber, al 65% circa degli italiani e’ capitato di essere bersaglio di e-mail ingannevoli nel tentativo di convincere le potenziali vittime a condividere dati sensibili. Inoltre, le prenotazioni di viaggi e alloggi figurano fra le cinque attivita’ digitali che gli italiani ritengono a piu’ alto rischio per la sicurezza dei propri dati personali.
Le truffe più diffuse sul web, i consigli per prenotare una vacanza online
La trattativa internazionale ossia un proprietario fittizio appena trasferitosi all’estero non può accogliervi di persona. La trattativa a distanza è il preludio di una richiesta di bonifico internazionale. Inizierà così a richiedere documenti (utili per costruire la sua prossima falsa identità), condividere non meno di 2-3 bozze di contratto à la carte, in un crescendo di zelo che culminerà nella necessità di concludere l’affare entro 24 ore. Il tutto seguito da una finta pagina di prenotazione, una finta fattura e una vera scomparsa dopo aver ricevuto una caparra importante.
Occhio al link
Occhio a link condivisi via email o da altri siti. Diffidate da chi vi propone affitti sui social, su siti di annunci di seconda mano o portali immobiliari per poi portarvi su un altro portale come Airbnb. C’è il rischio che condividano un link ad un sito fasullo. Occhio alle e-mail con il logo della piattaforma: non è detto che siano autentiche. Le prenotazioni si concludono solamente dal sito o dall’app: se l’e-mail include la richiesta di un bonifico bancario, si tratta di una truffa”.
Diffidare dai siti clone
Per prenotare dal telefonino, utilizzate l’applicazione, scaricandola dallo store ufficiale e non attraverso la navigazione internet. Dal computer, assicuratevi che le pagine non abbiano un indirizzo strano e che sia presente l’icona del lucchetto.
Non comunicate fuori dal sito. Non comunicate via e-mail o attraverso Whatsapp e diffidate da chi vi propone di lasciare il portale per accordarvi privatamente con la promessa di uno sconto: è il preludio ad una richiesta di bonifico. Inoltre, non sarete più tutelati dalle garanzie della piattaforma. Restando nella chat dell’applicazione, potrete segnalare in qualsiasi momento al servizio clienti comportamenti sospetti”.
L’invito è poi a leggere l’annuncio con attenzione: un annuncio ben curato è di solito indice di un host e di una casa altrettanto in ordine. Attenzione ad un prezzo troppo competitivo per la settimana di Ferragosto, descrizioni particolarmente vaghe, la totale mancanza di recensioni o un profilo utente creato da pochi giorni”.
Non pagate mai direttamente con bonifico: se vi viene proposto di inviare una caparra, non fidatevi: è contrario ai termini del servizio. Pagate esclusivamente attraverso carta di credito sul sito e in nessun altro modo. Airbnb trattiene l’intera somma dalla vostra carta e la inoltra all’host solamente 24 ore dopo l’avvenuto check-in, dandovi il tempo di arrivare a destinazione e verificare che la casa sia esattamente come pubblicizzata”