Dalle prime ore dell’alba, circa 100 Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino, coordinati dalla Procura della Repubblica di Avellino, stanno eseguendo 11 misure cautelari e il sequestro preventivo di beni mobili ed immobili nei confronti di altrettante persone sospettate di appartenere a gruppi criminali dediti alle truffe assicurative.
Oltre 250 gli indagati, tra cui medici, avvocati e titolari di studi di infortunistica stradale.
C’era chi era disposto a farsi rompere i denti e addirittura chi non esitava a farsi procurare una frattura agli arti. Le lesioni, vere, venivano denunciate come conseguenze di sinistri stradali per truffare le assicurazioni. Maggiore il danno, maggiore il risarcimento dovuto. In altri casi, invece, le fratture erano inventate e venivano attestate da false diagnosi. Un sistema consolidato che avrebbe permesso a un’organizzazione attiva soprattutto nella provincia di Avellino di incassare illecitamente oltre 600mila euro è stato svelato da un’inchiesta della Procura irpina.