Tumore del retto, pazienti completamente guariti grazie a un nuovo farmaco. Un anticorpo monoclonale (si chiama Dostarlimab) senza necessità di altre terapie (chemio, radio, chirurgia), che erano previste ma sono state evitate. Non c’è stato inoltre nessun effetto collaterale grave. Lo studio è stato pubblicato sul New England Journal of Medicine.
Una piccola grande speranza per la cura di questa neoplasia arriva da New York, più precisamente da uno dei centri più importanti al mondo per la cura contro il cancro. Al Memorial Sloan–Kettering Cancer Center è stato condotto un piccolo studio su 18 pazienti affetti da cancro al retto per testare l’efficacia di un promettente farmaco: il Dostarlimab. Si tratta di un anticorpo monoclonale anti-PD-1 (una molecola prodotta in laboratorio che attiva il sistema immunitario, stimolando la produzione delle cellule-T, contro le cellule tumorali) che – come riportano i risultati dello studio di fase 2 presentati all’ASCO Annual Meeting in corso a Chicago e pubblicati sul New England Journal of Medicine – ha dato una risposta clinica del 100% in una piccola coorte di pazienti con cancro del retto localmente avanzato. E’ la prima volta, nella storia della ricerca sul cancro, che un farmaco sperimentale abbia curato tutti i pazienti reclutati per lo studio. “Ci sono state molte lacrime di gioia per i risultati di questa sperimentazione” ha commentato la dott.ssa Andrea Cercek, oncologa del Memorial Sloan. “Tuttavia – hanno dichiarato i ricercatori – è necessario un follow-up più lungo per esaminare la durata della risposta al trattamento in questa popolazione di pazienti”.
Il farmaco ha guarito tutti i pazienti
I ricercatori hanno, così, somministrato il farmaco ogni 3 settimane per 6 mesi a 18 pazienti con un’età media di 54 anni (di cui il 67% donne) con adenocarcinoma rettale di stadio II e stadio III con deficit di riparazione del disadattamento.
Al termine dei 21 giorni, 14 dei 18 pazienti hanno mostrato una guarigione completa dal tumore senza evidenza di cellule tumorali a esami alla biopsia, all’esame rettale digitale, alla visualizzazione endoscopica, al fluorodeossiglucosio-PET e alla risonanza magnetica. Gli altri 4 pazienti stanno rispondendo bene al trattamento.
Nessun paziente ha manifestato progressione o recidiva della malattia, e nessuno di loro ha avuto bisogno di chemio-radioterapia o intervento chirurgico. Inoltre, i ricercatori non hanno osservato alcun evento avverso grave di grado 3 o superiore.