Canone Rai fino a 300 euro, stangata in arrivo? Si parla di tale ipotesi per coprire eventuali “ammanchi” per la modifica della modalità di pagamento, Aduc insorge: “Abbandonare antenna tv”
Canone Rai a pagamento fino a 300 euro: per chi arriva la stangata? Il canone Rai non si pagherà più con la bolletta dell’elettricità. Fin qui nulla di nuovo, se non fosse che in queste ore circolano preoccupanti voci. Il motivo? Un aumento fino a 300 euro. Proprio così, secondo le fonti di Punto Informatico, la stangata non è così improbabile: “L’aspetto più ostico è che questa idea non è molto distante dalla realtà dopo che sia la Rai che la macchina dello Stato dovranno assicurarsi di non tornare ai livelli di evasione pre 2016, quando l’ex Governo Renzi aveva inserito il Canone Rai nella bolletta della luce”, scrivono gli esperti del settore.
Una delle ipotesi più accreditate in merito a una possibile futura riscossione del canone Rai dal 2023 è quella che lo vede come una voce del 730. E questo basta a scatenare la rabbia dell’Associazione Utenti e Consumatori: “Sembra che il problema più grosso sia solo aumentare gli introiti estendendo anche il numero di pagatori”. Al momento, numeri alla mano, la Rai guadagna più di 1,72 miliardi di euro dal canone.
Gli unici esenti dalle dieci rate sono gli over 75 con meno di ottomila euro di reddito, alcune strutture militari e chi non possiede una tv anche se ha il contratto per l’elettricità. Da qui l’invito dell’Aduc ad abbandonare l’antenna per prediligere Internet. Almeno così si evita di pagare il tanto controverso canone.
l’aumento dell’importo del canone Rai potrebbe essere giustificato in diversi modi. Prima di tutto il costante lamento di pochi fondi da parte della Rai, poi la possibilità di mettere a pagamento i servizi internet e infine l’adeguamento al sistema e ai costi di altri Paesi. Nel resto d’Europa i costi del canone della tv di Stato sono (dal più basso al più alto):
- Spagna: 40 euro a persona, 100 euro a famiglia;
- Francia: 133 euro;
- Regno Unito: 175 euro;
- Germania: 215 euro;
- Austria: da 250 a 320 euro in base al reddito.