La tragedia si materializzò nell’arco di tre giorni, alla fine dei quali la pioggia incessante (oltre 140 millimetri in 72 ore) provocò il distacco di due milioni di metri cubi di fango dalle pendici del monte Pizzo d’Alvano
A Sarno tra il 5 e il 6 maggio del 1998 si consumò una delle più grandi tragedie italiane. Oltre Sarno furono coinvolti altri comuni come Bracigliano, Siano e poi comuni di altre province come Quindici e San Felice a Cancello.
Una mostra permanente alla Casa Comunale di Sarno dal titolo “RI-VIVO” è stata inaugurata ieri pomeriggio in occasione del 24esimo anniversario dell’alluvione del 5 maggio 1998 che devastò Sarno dove sotto al fango morirono 137 persone, ma colpì anche Bracigliano, Siano e Quindici per un numero di 161 vittime complessivamente.
«La nostra memoria alla tragedia di 24 anni fa, il nostro cuore con le famiglie delle vittime, il nostro impegno: essere sempre accanto al cittadino nella difesa del territorio e prevenzione dai rischi naturali, il nostro auspicio: che ci sia consapevolezza dei rischi del territorio». Questo il commento della Protezione Civile Regione Campania