La scoperta nel laboratorio di Microbiologia dell’Ospedale San Gerardo di Monza, diretto dalla dottoressa Annalisa Cavallero, la variante BA.4, la nuova sottovariante di Omicron al vaglio dell’Oms
Il Coronavirus continua a mutare e al San Gerardo di Monza è stata isolata, per la prima volta in Italia, la variante Omicron 4. Ieri il laboratorio di Microbiologia dell’ospedale ha genotipizzato la BA.4, ovvero la nuova sottovariante di Omicron su cui sono concentrate le attenzioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Omicron 4 è stata individuata analizzando il tampone di un pazienteall’interno del laboratorio monzese inserito nella rete dei 17 centri lombardi che si occupano proprio dell’identificazione e dell’isolamento delle varianti.
Lo rende noto lo stesso San Gerardo. «La nuova variante del virus SARS-CoV-2 – si legge nella nota – è stata identificata poche ore fa e fino ad oggi non era ancora stata sequenziata in Italia».
I sintomi
Per quanta riguarda i sintomi, uno studio ha rilevato che tosse, sarebbero quelli delle altre varianti: naso che cola e affaticamento erano tra ipiù comuni negli individui vaccinati, mentre starnuti e febbre erano meno comuni.
Più che semplicemente sentirsi stanchi, l’affaticamento può tradursi in dolore fisico causando muscoli doloranti o deboli, mal di testa e persino visione offuscata e perdita di appetito.
Quante sono le varianti di Omicron?
Tecnicamente le varianti di Omicron sono BA.1, BA.2, BA.3, BA.5 e BA.5. Omicron ha più di 30 mutazioni geneticherispetto al virus originale (il ceppo Wuhan). La sottovariante Omicron 2 (tecnicamente BA.2) è la forma attualmente dominante e condivide molte somiglianze genetiche con la sottovariante BA.1 (che ha alimentato una recrudescenza globale delle infezioni nei mesi passati, anche se ora in Italia ha una diffusione scesa all’11,8%), ma è il 30% più contagiosa. La variante BA.3, invece, è assolutamente marginale con una diffusione dello 0,2%. Ora in italia è comparsa anche la BA.4 e l’Organizzazione mondiale della sanità sta monitorando anche la diffusione della BA.5, sequenziata per ora in Sudafrica.