Putin dice no al cessate il fuoco nonostante la proposta di neutralità perpetua dell’Ucraina

Non si placa l’eccidio ucraino e Putin procede diritto e senza pietà alcuna contro militari e soprattutto civili.

Alle porte di Kiev c’è già l’esercito da giorni e la paura dell’espugnazione del centro e dell’intera città vorrebbe dire la fine della Ucraina come Stato indipendente ma, soprattutto, la paura di un conflitto con armi chimiche o addirittura nucleari spaventa l’occidente tutto, già leso fortemente dai provvedimenti economici di rincaro poste in essere dai cosacchi. 

Si sperava in un accordo quest’oggi  dall’incontro del Ministro degli Esteri Russo Lavrov ed il suo collega ucraino Kuleva.

L’idea era risolvere la quaestio con una modifica della Costituzione ucraina, risalente al 2019 che prevede un avvicinamento alla Nato.. 

I modelli di riferimento erano quello della Finlandia, che nella propria Carta Fondamentale prevede una “Neutralità a Lungo Termine” dai conflitti cui interviene la Nato o, almeno, si sperava nel modello austriaco, che nella sua Costituzione del 1953 prevede una “Neutralità Perpetua”.

Neanche questa mossa è andata bene allo Zar omicida e narcisisticamente paranoico.

Anzi egli ha ribadito la assurdità delle Sanzioni Economiche che stimo imponendo, ritenendo la situazione un affare proprio. Ritiene di essere a casa sua, probabilmente considerando tutto l’Est Europa Casa Sua.

Nel frattempo la Russia  ha lasciato anche il Consiglio Europeo, con tutte le conseguenze che ne derivano.

Domani è previsto un altro incontro tra Putin ed il Presidente della Bielorussia Lukashenko.

Giovanni Di Rubba    

Condividi questo post :

Facebook
Twitter
WhatsApp
LinkedIn
Email
Stampa