Scatta da oggi, venerdì 14 gennaio, in Italia, lo stop all’uso della plastica monouso. Entra, infatti, in vigore il decreto che recepisce la direttiva europea “Sup” (Single Use Plastic)
I prodotti vietati
Saranno vietati i prodotti non biodegradabili e non compostabili. Stop, quindi, a piatti, posate, bicchieri, cotton fioc, cannucce e palloncini, ma anche sacchetti per la spesa, contenitori per i cibi e bevande, coperchi, tappi e via dicendo.
Banditi anche gli attrezzi da pesca contenenti plastica, in modo tale che ami, fili e componenti della canna realizzati con questi materiali vengano dispersi danneggiando la fauna ittica.
Attenzione massima anche per le catene di fast-food o ristoranti per il cibo d’asporto: i contenitori non potranno essere di plastica oxo-degradabile, ma di carta o plastica biodegradabile al 100%. Già, infatti, molti stanno optando per la sostituzione dei vecchi prodotti con altri in linea alle linee europee.
Multe salate
Per i trasgressori, tra l’altro, sono previste multe salate da un minimo di 2.500 euro a un massimo di 25mila euro per “l’immissione sul mercato o la messa a disposizione di prodotti in violazione di quanto previsto dall’articolo 5 comma 1“.
Si spera di arrivare a risultati pressoché soddisfacenti entro il 2026. Dal 2027, infatti, potrebbe partire una revisione della direttiva in base agli step raggiunti.
Non si potranno più produrre e rivendere cannucce, posate e altri prodotti in plastica anche «oxo-degradabile», cotton fioc, contenitori per alimenti in polistirene espanso e relativi tappi e coperchi.
Cosa si potrà usare?
Secondo la direttiva UE, si potranno utilizzare i prodotti composti al 100% con plastica biodegradabile, ma anche quelli biodegradabili e compostabili composti da materia prima rinnovabile superiore o uguale al 40%
Per le imprese che utilizzeranno piatti e tazze riutilizzabili, realizzati con materiali idonei, verrà riconosciuto anche un credito d’imposta di 3 milioni di euro l’anno dal 2022 al 2024.