ll 1° gennaio 2002 dodici paesi dell’Ue passavano alla nuova moneta
Venti anni fa, il 1º gennaio 2002, dodici paesi dell’Ue davano l’addio alle proprie banconote e monete nazionali per passare all’euro, dando vita al maggior cambio di valuta di tutti i tempi.
“In questi due decenni l’euro ha contribuito alla stabilità, alla competitività e alla prosperità delle economie europee – spiegano dalla Commissione europea – Ma soprattutto ha migliorato la vita delle persone e ha agevolato le attività commerciali in tutta Europa e oltre. Grazie all’euro è diventato molto più facile risparmiare, investire, viaggiare ed esercitare attività imprenditoriali”.
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha dichiarato: “Sono ormai 20 anni che noi europei ci portiamo l’Europa in tasca. L’euro non è solo una delle valute più solide al mondo. È soprattutto un simbolo dell’unità europea. Le nostre banconote raffigurano su un lato dei ponti e dall’altro una porta: è proprio quello che l’euro simboleggia. L’euro è la valuta del futuro, e nei prossimi anni diventerà anche una moneta digitale. Inoltre l’euro rispecchia i nostri valori, il mondo in cui vogliamo vivere. È la valuta globale degli investimenti sostenibili. Ne possiamo andare tutti orgoglio
L’origine del nome
Il nome “Euro” è stato scelto dal Consiglio europeo di Madrid del 1995. Il simbolo dell’euro (€) si ispira alla lettera greca epsilon (Є) e rappresenta inoltre la prima lettera della parola “Europa”, mentre le due barrette parallele stanno a significare stabilità. Il codice Iso dell’euro è EUR, utilizzato per riferirsi a importi in Euro senza utilizzare il simbolo.