Nel 1957 fu istituito e fondato l’Istituto di Studi Magistrali pomiglianese, una fucina di sapere che preparava le nuove maestre ed i nuovi maestri, quelli del Dopoguerra, coniugando l’educazione umana, culturale, civile e pedagogica, e fornendo anche solide basi per chi volesse proseguire con gli studi universitari.
Sempre attendo alle innovazioni ed alle riforme, assunse il nome di Liceo con la prima la sperimentazione e dall’a.s. 1986/87 nata da una supposta inadeguatezza ai fini della Scuola Magistrale.
Il primo indirizzo liceale sperimentale fu il Liceo Pedagogico che si affiancò a tre classi residue della Scuola Magistrale. Questa sperimentazione si basò su un progetto elaborato insieme ad altre scuole Magistrali che ebbero dal Ministero l’input per la modifica dell’impianto pedagogico.
La Seconda Fase è a partire dall’a.s. 1989/90. La sperimentazione del Liceo Pedagogico si arricchì di ulteriore elementi che permisero di effettuare un salto di qualità aderendo successivamente al “Progetto BROCCA” nella Terza Fase dell’a.s. 1995/96 inizia una terza fase con l’aggiunta di un nuovo indirizzo : LICEO SCIENTIFICO aderente al “Progetto BROCCA”.
L’indirizzo scientifico così costituito ha colmato un vuoto nel territorio di Pomigliano d’Arco, in quanto sprovvisto di liceo ad indirizzo scientifico, ottenendo un ottimo successo di iscrizione ed aprendo ulteriormente la scuola al territorio circostante. In buona sostanza fu il primo liceo scientifico sul territorio. Fino al 1995, infatti, nel territorio compreso tra Acerra, Brusciano, Sant’Anastasia, Pomigliano d’Arco non esisteva istituzione scolastica con indirizzo liceale scientifico.
In seguito al D.M. del 10/03/97 la scuola Magistrale fu abolita.
Nella Quarta Fase Il collegio dei docenti, tenendo conto dei bisogni della realtà territoriale e valutando le caratteristiche dell’offerta formativa della Scuola, accolse con interesse la possibilità di avviare una sperimentazione di un Liceo delle Scienze Sociali (richiesta di autorizzazione del 12/12/1997 prot. n° 6912/41), in aggiunta a quelle già esistenti: Liceo Socio-Psico-Pedagogico (Brocca) e Liceo Scientifico (Brocca) ,qualificando ulteriormente l’articolazione degli indirizzi di studio attivati presso l’istituto.
La Quinta Fase, con la sperimentazione globale, ex art. 3 D.P.R. 419/74 A.S. 1999/2000, si è avviato un ciclo di sperimentazione autonoma degli indirizzi: • scientifico, e socio psicopedagogico, che ha sostituito la sperimentazione degli indirizzi sopracitato secondo i piani di studio previsti dalla Commissione Ministeriale presieduta dall’Onorevole Brocca.
Con questa sperimentazione si è ampliata l’offerta formativa dell’istituto che ha permesso all’utenza di conseguire competenze specifiche nel campo informatico-chimico-fisico-biologico nonché nelle discipline umanistiche. Il Liceo Statale “S. Cantone” è stato accreditato nell’a.s. 1999/2000 dall’AICA TEST CENTER 5 ECDL. in modo da consentire agli utenti interni ed esterni l’acquisizione delle competenze di informatica. A tale scopo si è provveduto ad attrezzare l’Istituto Scolastico con diversi laboratori: Laboratorio di chimica; di scienze; di fisica; di informatica; linguistico; musicale; più una Aula Magna per Conferenze ed alcune Aule informatizzate dotate di computer, video-proiettore lavagna interattiva multimediali.
Si è provveduto poi al cablaggio dell’intero Istituto.
La Sesta Fase dall’anno scolastico 2010-11, la riforma dei Licei (Riforma Gelmiini), ha portato l’istituto alla strutturazione in diversi indirizzi: Liceo Scientifico opzione ordinamentale; Liceo Scientifico opzione delle Scienze Applicate; Liceo delle Scienze Umane opzione ordinamentale; Liceo delle Scienze Umane opzione Economico-Sociale. La Scuola di cui abbiamo visto l’excursus storico-formativo e notato la sua aderenza al mutare dei tempi, spesso anticipandoli, come notato è anonima, non ha una intitolazione
E così è stato dal 1957 sino al 1993. Nel ’93 il merito di averla “battezzata”, di aver avviato la procedura per l’intitolazione, spetta ad una insegnante dell’istituto, nonché esperta di storia locale: la professoressa Vera Dugo Iasevoli.
Da allora la scuola è divenuta Liceo “Salvatore Cantone”, dal nome del massimo storico pomiglianese.
Nel 1993 cadeva il 50esimo anniversario dalla morte dell’autore dei “Cenni Storici”, libro dalla lettura imprescindibile per tutti gli storici locali o gli appassionati di Pomigliano.
In questa occasione, oltre alla intitolazione del Liceo, ci fu una serie di eventi commemorativi che coinvolsero anche i ragazzi declamando poesie, leggendo passi, attuando performance a tema.
La professoressa è anche l’unica che ha scritto una biografia completa del Cantone, anche se non monografica ma presente nel suo libro “Uomini Illustri di Pomigliano d’Arco”.
Sappiamo che fu figlio di Antonino Pio, mercante di Casalnuovo di Napoli, e di Angela Romano. Si laureò in Giurisprudenza ma non esercitò mai la professione forense dedicandosi ai suoi studi. Così come il fratello Ercole, che fu diverse volte sindaco della città.
Profondo conoscitore delle lingue antiche, Sanscrito, Greco, Latino Etrusco, Osco, nonché fine filologo sposò Maria Imbimbo e produsse una quantità voluminosa di opere edite ed inedite.
Tra le edite ricordiamo “Nottiluche . Conferenza sulla protostoria e storia Campana”, “A Proposito di Dove Morì Augusto”, “Un profilo della relatività di Einstein”.
Le inedite sono un “Dizionario Etimologico Napoletano/Italiano”, un Romanzo Autobiografico” diverse liriche.
La figlia Olga, in merito alle inedite, , affidò il carteggio alla professoressa Vera Dugo Iasevoli, a che almeno le poesie fossero raccolte in una Crestomazia ed editati gli altri scritti.
Purtroppo il progetto per diverse questioni, non andò in porto.
Ancora oggi, se lo straniero che viene nella Nostra città conosce Vittorio Imbriani-cui è intitolato un altro liceo-, quasi nessuno, neanche tra i pomiglianesi, conosce Salvatore Cantone, uno studioso con la vis polemica di chi cerca la verità nella storia, dalla prosa classica ma musicalissima. Un artista con la meticolosità dello scienziato filologo. Non quello dei Cenni Storici ma un uomo dalla altissima levatura umana e scrittoria, sapientissimo e facondo.
Il Liceo “Salvatore Cantone” dovrebbe andare fiero di quest’uomo che ha dedicato la sua vita agli studi ma con guizzo audace, classicista ma brioso.
Un esempio per i ragazzi che dovranno inserirsi nella società e nel mondo del lavoro, dove l’interesse personale e la curiosità, non scissi dalla meticolosità, virtù del Cantone, sono da viatico per riconoscere l’autonomo valore della conoscenza e della ricerca.
Giovanni Di Rubba
