Pomigliano- Intervistiamo, a circa un anno dall’insediamento, Eduardo Riccio, segretario del Partito Democratico, assessore al Bilancio e vicesindaco della Città di Pomigliano.

Esclusiva.

La città è guidata dal sindaco Gianluca Del Mastro, Presidente della Fondazione Ente Ville Vesuviane, sostenuto nella recentissima tornata elettorale da una coalizione formata da Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Pomigliano solidale, Europa Verde, Idea Pomigliano, Movimento giovanile, Pomigliano 2020, Rinascita, Nuove Generazioni.

Lo “inseguiamo” mentre si dirige da una delle tante manifestazioni natalizie che sono state organizzate in città per il Winter Festival.

Eduardo Riccio è un fiume in piena: « Oggi ci impegniamo ad intraprendere un cammino di rinnovamento e cambiamento: abbiamo trovato una città avvitata su se stessa, in cui predominava il “pensiero unico”, a discapito anche di tante risorse umane e politiche che hanno sostenuto la precedente amministrazione.

La direzione politica impressa al Pd locale è quella giusta e si è dimostrata vincente.

Il Partito Democratico ha saputo interloquire con i territori, a cominciare da Pomigliano e costruire in alcuni Comuni l’alleanza di governo con il Movimento 5 Stelle e con forze civiche riformiste e liberali.

Ha sottolineato «è un percorso che abbiamo teorizzato da quando è stato eletto questo gruppo dirigente e queste vittorie con il M5S, spazzano via il chiacchiericcio e le strumentalizzazioni che ci hanno accompagnato durante la costruzione della coalizione. Sapienti soloni ci volevano in un altro schieramento, rinunciando al simbolo e alla nostra dignità politica. Ho sempre saputo che se avessimo perso, la responsabilità sarebbe stata la mia prima di tutto e di tutti coloro che hanno lavorato alla costruzione di questa alleanza. Invece vinciamo anche quando mancano alcune forze politiche che governano con noi a livello nazionale e che quando vanno contro di noi perdono».

Formula vincente, dunque? : «Non c’è mai stata – ha detto Riccio – una tornata amministrativa con tante vittorie, neanche nel 2014, l’anno del 40% alle europee. Abbiamo vinto al primo turno a Mugnano, Caivano, San Giorgio a Cremano, Ercolano, Cardito, Frattamaggiore, Marigliano a Giugliano, Pomigliano, Terzigno, Sorrento, dove non vincevamo dal ’93, e a Saviano, dove il centrosinistra non ha mai vinto nella storia. La vittoria alle amministrative di Napoli conferma che il progetto politico è vincente ed attuale».

Ci parli del Partito Democratico di Pomigliano: « Il Partito Democratico cittadino in questi mesi ha avviato un serrato confronto con i suoi iscritti e simpatizzanti. La sala delle Capriate è stata una vera palestra di dibattito sereno, costruttivo e passionale.»

«Di fronte alla nostra gente abbiamo il dovere di dettare una linea politica che pratichi l’unità e consenta la più ampia condivisione. Unità nel pluralismo. Questa è la sfida della cultura politica del Partito Democratico di Pomigliano. Su di noi grava una responsabilità storica e dobbiamo essere all’altezza della sfida che i cittadini di questa meravigliosa città, sembra lanciare”.

Il segretario continua: « Le elezioni del 2020 hanno certificato la vittoria di una coalizione larga, di uno spirito inclusivo e di una generosità da parte del Pd molto importante. Questa fase che si apre adesso è nuova, non bisogna pensare alla riproposizione sic et simpliciter di vecchi schemi politici. Il Pd al momento ne è la parte più importante, il perno: dobbiamo continuare ad essere inclusivi, generosi, parlare a pezzi di città che sono ancora in attesa di segnali forti. Nei prossimi giorni lancerò proprio questa nuova fase delle Agorà come centro propulsore di ragionamenti sulle diverse tematiche aperte a chiunque voglia dare un contributo serio e costruttivo per l’allargamento del campo democratico. Bisogna aprire alle forze che vogliono costruire”

Continua Riccio «L’intelligenza collettiva è condivisione e scambio. È su questo principio che vorrei che il partito tornasse dentro la società, spalancando le porte a chi per anni ha praticato l’impegno civico, l’associazionismo, il volontariato senza tuttavia mai trovare casa nella politica organizzata. La sfida delle Agorà Democratiche è soprattutto questa: spalancare quella porta chiusa, far entrare popolo e ossigeno, passare dal controllo all’ascolto e al dialogo. Per questa ragione, accogliendo i suggerimenti che provengono dal meraviglioso popolo che vota, simpatizza e sostiene il Partito Democratico . “Le urne ci dicono che c’è una scelta di campo da fare e c’è bisogno di chiarezza: “Le Agorà sono un pezzo importante di questo cammino verso una politica della prossimità, vicina ai bisogni e le aspirazioni delle persone e dei luoghi troppo a lungo marginalizzati. Nelle grandi città, a partire da Napoli, non siamo più il partito della ZTL. È il segno più importante della fase nuova. Gaetano Manfredi è l’immagine della voglia di riscatto dell’intero Mezzogiorno, seria e determinata”.

I morsi della crisi economica e produttiva sembrano colpire la citta: « La crisi che sta colpendo l’apparato produttivo, soprattutto nel nostro territorio, con la cassa integrazione della Leonardo e della Stellantis, impone rigore e serietà.“Il sistema industriale del nostro Paese sconta problemi di bassa crescita e produttività, ma ha in sé grandi potenzialità per affrontare la sfida di una nuova stagione di sviluppo che faccia dell’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile il suo punto di forza. Siamo una realtà nella quale la produzione di massa incontra la capacità di personalizzazione del prodotto. La presenza di unità economiche di piccola e media dimensione (settori artigianali, manifattura) ci consentono flessibilità nei processi e adesione alle richieste del mercato. Bisogna puntare sul lavoro, sulla sua quantità e sulla sua qualità. Bisogna andare avanti su questa strada, sfruttando anche nella nostra città  ibenefici del PNRR ”.

Crisi economica e pandemia: “Amministrare, soprattutto in questa fase pandemica, richiede sacrificio e abnegazione, da parte di tutti. Stiamo dando prova di essere un partito serio con una visione che parla a tutta la società e di essere il perno della maggioranza, facendo valere nelle sedi opportune ciò che non ci convince, mettendo sempre al centro la politica. Non ci interessa il chiacchiericcio, la contrapposizione sterile, ma il lavoro duro e faticoso nell’interesse della città, soprattutto in una fase pandemica che richiede responsabilità e collaborazione tra le forze politiche”.

Non mancano alcune stoccate di fino acume politico “Orgoglio e rivincita verso tutte le approssimazioni, le critiche e le polemiche di questi mesi. Oggi può nascere una nuova stagione politica, il nuovo Ulivo: un centrosinistra moderno e anche radicale, nei comportamenti e nei temi. Non basta affiggere manifesti in cui si legge un livore ancora non sopito dall’ultima campagna elettorale e, sinceramente, fa tristezza vedere sotto quei manifesti simboli di rilievo nazionale che anzichè lavorare alla costruzione di un campo largo alternativo ad una destra che a livello nazionale non può dirsi assolutamente sconfitta, restano ancora ancorati ad uno schema di gioco che i cittadini di Pomigliano hanno rispedito al mittente un anno fa”.

“Chi ha esperienza politica ha il dovere di metterla a disposizione delle nuove generazioni, facilitando senza esitazioni un percorso di rinnovamento vero. Pomigliano da sempre è stato centro di sperimentazioni politiche dove le forze riformiste si sono sempre misurate su temi alti e non certamente sulla improvvisazione e sul pettegolezzo che poco interessa ai nostri cittadini. Io, nel mio piccolo, cercherò di facilitare un percorso, rimarcando in tutte le sedi, così come fatto anche nella fase pre elettorale, il ruolo centrale che il PD riveste. Penso che sia ormai chiaro a tutti i livelli che senza il PD non si vince e non si governa da nessuna parte”.

Buon lavoro !

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