Pomigliano, LEONARDO: la crisi si fa difficile – intervista all’assessore attività produttive La Gatta

La società Leonardo ha annunciato il ricorso alla cassaintegrazione guadagni ordinaria per 13 settimane, per le sedi operative di Pomigliano e Nola a far data dal 3 Gennaio 2022 . La procedura impatta 1174 unità .

Questa di Leonardo è una decisone non inaspettata dopo la crisi del settore aeronautico a causa della pandemia , anche se, in realtà le difficoltà del comparto aeronautico, risalgono già a qualche anno fa quando c’è stata la riorganizzazione delle missioni per assetti organizzativi.

La chiusura dello stabilimento di Casoria, ancora tutt’ora incomprensibile , la cessione del ramo d’azienda di Capodichino, sono stati i primi sintomi di difficolta’ occupazionale e i primi sentori che il core business aeronautico si stesse spostando fuori dalla Campania. Sulla crisi di Leonardo abbiamo voluto ascoltare la voce dell’Amministrazione Comunale nella persona dell’assessore alle attività produttive , Domenico La Gatta che afferma :

La situazione è molto delicata se contestualizzata al periodo storico che stiamo vivendo.
Si potrebbe parlare di un fulmine a ciel sereno ma in realtà non è così. La causa di ciò che sta accadendo va ricercata altrove.
Pur non volendomi impelagare in un ginepraio di riflessioni possiamo pacificamente affermare che era noto a tutti che alla vigilia della scissione tra la divisione velivoli, e la divisione aerostrutture ci saremmo trovati di fronte ad uno scenario economico contrapposto, in virtù del fatto che quello che volgarmente definiamo “militare” viaggia su un mercato a sé mentre la seconda (civile per intenderci) risente di qualsiasi oscillazione di mercato. La mancanza di commesse da parte di Boeing e Airbus , la mancanza di progettualità su prodotti propri (se consideriamo solo il progetto ormai quarantennale dell’ ATR) e la battuta d’arresto portata dalla pandemia hanno determinato quanto stiamo assistendo. E purtroppo lo scotto viene pagato dai lavoratori. Dalle informazioni in nostro possesso sembrerebbe però che i numeri siano destinati a scendere: residuano ancora quote 100 e si sta pensando al meccanismo della ISO pensione.
Inoltre a breve, per una questione se non altro di fisiologica usura, ci sarà la necessità di rinnovare con un numero considerevole di velivoli il parco macchina delle compagnie da trasporto.
Probabilmente questa sarà la sfida dei prossimi 20 anni, si dovrà pertanto investire nella ricerca, abbattendo le emissioni di CO2 o procedendo alla decarbonizzazione come già sperimentato da Airbus
A Pomigliano abbiamo un campus e tutti gli strumenti e le risorse per poter vincere questa sfida. La difficoltà sta purtroppo nello gestire il periodo di transizione.
Noi tutti , come città di Pomigliano d’Arco e come amministrazione e sottolineo noi tutti , per significare che di fronte ad un fenomeno di tale portata non può esserci schieramento politico che tenga e non possono esserci differenze di appartenenza, saremo e siamo al fianco dei lavoratori utilizzando tutti i canali per sensibilizzare fortemente quella parte politica che conta, forse colpevole di un’inerzia passata, per far sì che si possa preservare il livello occupazionale e il know -ho
w aeronautico a Pomigliano. E se ciò non fosse sufficiente saremo pronti a scendere in campo personalmente fianco a fianco dei lavoratori. Siamo Pomigliano siamo la città delle industrie e del motore ma soprattutto siamo la città dei lavoratori che orgogliosamente rappresentiamo e non vogliamo rimanere inermi.

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