Napoli ha festeggiato il suo mito, il calcio ha festeggiato il suo Dio Pagano.

Il 30 ottobre non è un giorno qualsiasi per Napoli e per chi ama il calcio.

E’ il giorno della nascita del più grande di tutti i tempi, di D10S, Diego Armando Maradona. Sabato è stato il primo compleanno di Diego dopo la sua morte, una data che non poteva passare inosservata. E non è stato così, difatti. Ci sono stati tante cerimonie per “festeggiare” Maradona.
Quella ufficiale si è tenuta al Maschio Angioino, che non è solo un monumento storico, ma da sempre è la sede in cui si riunisce il Consiglio Comunale. Organizzata dall’Associazione La Voce degli Ultimi, col patrocinio del Comune di Napoli, e dell’Ordine dei Giornalisti, si sono riuniti tutti i suoi vecchi compagni di squadra. Almeno quelli che non avevano impegni di lavoro, e i sudamericani Careca e Alemao. C’erano tutti, anche chi come Renica, Romano e De Napoli, vivono al nord Italia, o come Giordano, che vive a Roma. Da Torino è arrivato Luciano Moggi, visibilmente emozionato, presenti anche Salvatore Carmando, il dottor Russo. Presenti anche alcuni dei giornalisti che hanno raccontato le gesta del Pibe, Gianfranco Lucariello, Ciccio Marolda, Pasquale de Simone, Sergio Curcio. C’era il comune di Napoli, rappresentato dal nuovo assessore allo Sport, Emanuela Ferrante, e da Ciro Borriello, ex assessore allo Sport.
La manifestazione, la cui regia è stata curata da Rosario Campese, è stata brillantemente presentata da Raffaella Iuliano, la figlia dello storico addetto stampa della società azzurra.

GLG

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