Per i sindacati sono 200mila persone. Landini: “Difendiamo la democrazia di tutti”. In piazza anche Conte e Di Maio. Salvini: “I fascisti non ci sono, la sinistra fa campagna elettorale”
Roma, 16 ottobre 2021 – Sessantamila persone secondo la Questura (duecentomila per i sindacati) si sono riunite in piazza San Giovanni a Roma per la manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil ‘Mai più fascismi’ dopo l’aggressione squadrista di sabato scorso nella sede della Cgil da parte di alcuni esponenti di Forza Nuova e attivisti no-vax.
Alla guida del corteo il segretario generale del sindacato di Corso d’Italia, Maurizio Landini. Il leader della Cgil ha rotto le consuetudini per il palco di San Giovanni e si è presentato per la prima volta con una brillante cravatta rossa su giacca grigia. “È la prima volta che metto una cravatta per un comizio. L’ho scelta io”, ha risposto Landini scherzando, a chi gli chiedeva se l’avesse scelta la moglie. Un manifestazione di parte? “No, questa è una manifestazione che difende la democrazia di tutti. Questo è il tema”, ha detto il segretario per rispondere alle parole di Salvini. “L’attacco alla Cgil, l’attacco al sindacato è in realtà un attacco alla dignità del lavoro di tutto il Paese. E noi siamo qui non per difendere qualcuno ma per difendere la democrazia e per estenderla”.
“Questa piazza chiede atti concreti, dalla solidarietà si deve passare all’azione concreta, lo Stato dimostri la sua forza democratica nell’applicare le leggi e i principi della costituzione”, ha ribadito Landini.
Le dichiarazioni
Il leader della Cisl, Luigi Sbarra ha denunciato che non è stato introdotto l’obbligo vaccinale per “convenienza politica” e “così si scaricano conflitti sul mondo del lavoro”. Dal palco Sbarra ha chiesto lo scioglimento subito di tutte le forze neofasciste e neonaziste. Per don Ciotti: “La violenza dei fascismi, dei razzismi e dei sovranismi – ha detto – nasce dal veleno di una società disgregata e da una democrazia pallida”.
La manifestazione
Landini è stato accolto dagli slogan “Siamo tutti antifascisti” e “segretario-segretario”. Imponente il servizio d’ordine che accompagna il corteo. Gli altoparlanti degli organizzatori fin da subito hanno mandato le canzoni proprie del sindacato, non ultima ‘Avanti popolo’. Dalla strada, gli automobilisti che passavano hanno suonato clacson di approvazione per la manifestazione e tirato fuori pugni alzati dai finestrini ai quali è stato risposto con altrettanti pugni alzati. “Noi con i fascisti abbiamo finito di parlare il 25 aprile 1945”: così sul secondo striscione in apertura del corteo della Fillea Cgil Roma e Lazio
I partiti
Decine le adesioni di associazioni, movimenti e partiti, da Pd a M5s e Leu, Azione, Sinistra italiana, Rifondazione comunista, Europa verde. In piazza, tra gli altri, il segretario del Pd Enrico Letta e il leader del M5s, Giuseppe Conte. Presente anche Luigi Di Maio. Un vero e proprio bagno di folla ha visto protagonista l’ex premier dopo l’intervento di Maurizio Landini e sulle note di Bella ciao. Conte, anziché lasciare subito il sottopalco da dove ha seguito gli interventi, si è diretto verso la folla che assiepata dietro le transenne lo ha abbracciato e gli ha chiesto foto con le bandiere rosse della Cgil e degli altri sindacati.
Salvini e il centrodestra
Il centrodestra, invece, assente, appellandosi anche al rispetto del silenzio elettorale, come ripetuto dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che respinge “il tentativo di scaricare le responsabilità all’unica opposizione”. “La piazza sarà di parte”, aveva attaccato il segretario della Lega, Matteo Salvini: “Ora bisogna parlare a tutti, contro gli estremisti, senza andare alla guerra”. Nei giorni scorsi Forza Italia aveva fatto sapere che avrebbe partecipato se fosse stata spostata la data.
“Mentre in Europa scorre il sangue per mano del terrorismo islamico, unico reale pericolo di questi tempi, a Roma la sinistra fa campagna elettorale (nel giorno del silenzio) inseguendo fascisti che, per fortuna, non ci sono più. Il più bell’esemplare di fascista in cui ci si possa imbattere oggi… è quello del sedicente antifascista unicamente dedito a dare del fascista a chi fascista non è. Leonardo Sciascia”, ha poi scritto Salvini su Facebook.
Attacco informatico
Durante la manifestazione di oggi nuovo attacco informatico ai siti della Cgil. Lo rende noto lo stesso sindacato. “In concomitanza con la straordinaria manifestazione di oggi – è scritto in una breve nota – è partito un attacco informatico molto strutturato, proveniente da diverse fonti, che sta colpendo tutto il sistema della comunicazione della Cgil, in particolare Collettiva.it. Di conseguenza, sono stati chiusi tutti gli accessi e messo in protezione il sistema”.