Nel pomeriggio di oggi il testo dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri per il via libera
Dal 15 ottobre il Green Pass servirà a tutti i dipendenti pubblici e privati. Sarà obbligatorio per entrare in tutti i luoghi di lavoro. Per entrare in fabbrica, in ufficio, negli studi professionali. È questa la scelta del governo, sul fronte della lotta al Covid.
L’obbiettivo è raggiungere entro un mese almeno la soglia ‘di sicurezza’ dell’80% di vaccinati. Perciò il presidente del Consiglio Draghi ha deciso di puntare sul certificato verde: “Funziona, è monitorato, è una soluzione accomodante”, ha detto ai sindacati, spiegando perché si è preferito imporre il Pass e – per ora – non l’obbligo di vaccinazione. E’ un “percorso che unifica”, sottolinea il premier.
Il provvedimento stabilirà che i lavoratori senza green pass saranno sanzionati anche severamente ma non licenziati. Verranno considerati assenti ingiustificati e dopo cinque giorni “il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti retribuzione e altri compensi o emolumenti“. La riammissione in servizio è subordinata al possesso di valida certificazione verde.
Chi non è vaccinato né guarito e dovrà effettuare un tampone per poter accedere a lavoro, dovrà pagare direttamente il test.
Per chi si presenta senza, ci saranno sanzioni: una multa, che dovrebbe andare dai 400 ai 1000 euro, e disciplinari, che saranno modulate sulle diverse categorie