Chiusi per tre mesi , due locali nel centro storico di Pomigliano, avevano venduto bevande alcoliche a minorenni senza chiedere loro preventivamente i documenti come è richiesto dalla legge.
Lo ha disposto il comune di Pomigliano, su segnalazione della Stazione dei Carabinieri di Pomigliano, guidata dal Comandante Valerio Scappaticci, che ha rilevato numerose e gravi anomalie nella gestione di alcune attività nel centro storico .
” Non è assolutamente tollerabile che vengano somministrati alcolici ai minori. I nostri ragazzi vanno tutelati e assistiti nel loro percorso di crescita e noi siamo tenuti a garantire che ogni momento di aggregazione sociale sia gestito nel rispetto delle regole. La maggior parte dei commercianti Pomiglianesi lavora con coscienza professionalità: questo provvedimento costituisce un segnale , anche a tutela di tutti coloro che operano con serietà in settori cosi delicati .” Queste le parole del sindaco Gianluca Del Mastro.
È partita dalle segnalazioni di alcuni genitori l’operazione che la stazione dei carabinieri di Pomigliano ha condotto in città nei locali della movida frequentati da minori.
Il dato preoccupante, però, riguarda non soltanto la giovane età dei clienti, ma anche la quantità di alcol che questi consumano: bicchierini di alcol in fila sui banconi ingeriti uno dopo l’altro, e spesso dalla stessa persona. Il prezzo è basso e i documenti non vengono chiesti anche se è chiaro che il cliente ha meno di 18 anni.